Italia Nostra

Data: 18 Novembre 2019

No agli impianti geotermici in Val d’Orcia, zona tutelata dall’Unesco

Val d’Orcia:  quattro amministrazioni comunali e diverse associazioni  di tutela ambientale contro il progetto di una centrale geotermica a ciclo binario di media entalpia da realizzare in Val di Paglia nel territorio di Abbadia S.Salvatore

Il progetto per la realizzazione di una centrale geotermica a ciclo binario di media entalpia in Val di Paglia in loc. Voltole nel territorio di Abbadia San Salvatore troverà sul suo cammino parecchi ostacoli a partire dalle amministrazioni di quattro comuni interessati , perché ai confini dell’area interessata,  e di tante associazioni di tutela ambientale che promettono una robusta opposizione. Nei giorni scorsi c’è stata una prima riunione di ben quattro sindaci allargata ad alcuni rappresentanti delle opposizioni e ai rappresentanti di parecchie associazioni . Un’altra ne è prevista il 27 novembre alla quale sono stati chiamati tutti i gruppi consiliari dei comuni coinvolti di maggioranza e di minoranza, le associazioni di categoria, imprenditori, aziende agricole e cittadini. Un altro step è previsto per dicembre con un grande convegno.  Insomma una grande mobilitazione contro questo progetto presentato in regione Toscana dalla società Sorgenia . A dare  il via  all’iniziativa sono state  due associazioni ambientalistiche,  quella di Radicofani” “Pyramid” , di recente costituzione, e quella presieduta da Nicoletta Innocenti , la “Opera val d’Orcia”  che nacque qualche anno intorno all’esigenza di salvaguardare la “Quercia delle Checche”  danneggiata da vandali e da elementi atmosferici. Così intorno alle stesso tavolo si sono riuniti il sindaco di San Quirico d’Orcia Danilo Maramai, ospite dell’incontro,quelli di Radicofani Francesco Fabbrizzi e di Castiglione d’Orcia Claudio Galletti oltre al vicesindaco di Pienza Giampietro Colombini e  ai rappresentanti delle associazioni Pyramid, Opera val d’Orcia, Italia Nostra Siena, che ha comunicato il sostegno all’iniziativa da parte di Italia Nostra nazionale, NO.GE.SI, Club UNESCO, Comitati dell’Amiata, Legambiente Circolo Terra e Pace, gruppo Monticchiello . Senza contare le adesioni di numerose altre associazioni del territorio . Un vero e proprio vertice, quindi, “ finalizzato alla presa di coscienza e – ha poi spiegato Niccoletta Innocenti – alla valutazione del progetto presentato in Regione Toscana dalla società Sorgenia, già protagonista in Val d’Orcia con la Centrale a biomasse di Gallina mai aperta,  della centrale geotermica a ciclo binario a media entalpia che la società vorrebbe realizzare a breve in Val di Paglia”. L’area che occuperebbe la centrale sarebbe pari a 11 campi da calcio e si posizionerebbe a 400 mt dall’ingresso del Parco Artistico Naturale della Val d’Orcia Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, sulla via Cassia (oggi maggiore asse di spostamento turistico nord sud in Italia), a fianco del fiume Paglia e a pochi km dai bacini idrotermali di Bagni San Filippo, di Bagno Vignoni e di  San Casciano dei Bagni.  La loc. Voltole, dove dovrebbe essere ubicato l’insediamento geotermico industriale, è anche , è stato ricordato nella riunione, uno dei luoghi di maggiore interesse storico archeologico dell’area della via Francigena nel sud del senese. Infatti l’attuale Voltole , come attesta la cospicua letteratura in proposito, è un importante sito del periodo alto medievale denominato “Sce Petri in Paill” citato dall’Arcivescovo di Canterbury , Sigerico, nel 994 nel suo viaggio di ritorno da Roma. Il sito negli anni, anche se non indagato in modo sistematico, ha permesso il rinvenimento oltreché di permanenze alto medievali, anche di manufatti che lo identificano come un sicuro insediamento romano. Tutto questo è stato ricordato a San Quirico durante il “vertice” che  ha permesso quindi da parte di tutti i soggetti presenti “ non solo un nuovo metodo di lavoro coerente e condiviso tra attori del territorio, ma anche e soprattutto – ha sempre raccontato Nicoletta Innocenti – la necessità di opporsi a forme di alterazione sostanziale degli obiettivi e degli elementi valoriali che vedono oggi la Val d’orcia quale esempio in Italia di tutela del territorio, cura del paesaggio, sostegno ad eccellenze agro alimentari e all’agricoltura sostenibile e di qualità. La consapevolezza da parte di amministratori e cittadini dei tempi stretti è chiara; la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) infatti prevede – ha aggiunto – solo 60 giorni per le controdeduzioni e rilievi che i territori coinvolti possono presentare agli entri preposti ad esprimere il proprio parere di competenza”. Per questo  tutti hanno espresso “ la convinzione che verranno attivati tutti i canali necessari e opportuni per dimostrare in modo inequivocabile l’incongruenza di un tale insediamento di geotermia speculativa che, per quanto ricadente ai limiti del territorio comunale di Abbadia San Salvatore, andrebbe a compromettere irrimediabilmente l’idea di sviluppo sostenibile della Val d’Orcia e del sud del senese. “ È la prima volta che in Val d’orcia – ha  rimarcato soddisfatta sempre la Presidente di Opera Val d’Orcia -in un vertice organizzato in soli tre  giorni si siano trovati seduti allo stesso tavolo di valutazione e con gli stessi obiettivi sindaci e presidenti delle maggiori associazioni di tutela del territorio. E’ una rivoluzione epocale”.

(articolo da https://www.centritalianews.it/val-dorcia-quattro-amministrazioni-comunali-e-diverse-associazioni-di-tutela-ambientale-contro-il-progetto-di-una-centrale-geotermica-a-ciclo-binario-di-media-entalpia-da-realizz/)

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