Italia Nostra

Data: 23 Maggio 2019

Osservazioni alla proposta di piantare alberi micorizzati presso l’ospedale Alba-Bra

Oggetto: osservazioni alla proposta di realizzare un «bosco da tartufi» presso l’ospedale Alba-Bra in corso di ultimazione nel territorio di Verduno (CN).

Avendo appreso dal settimanale “Gazzetta d’Alba” n. 14 del 2/4/2019 la proposizione di realizzare un «bosco da tartufi» presso l’ospedale Alba-Bra in corso di ultimazione nel territorio verdunese, questa Sezione di “Italia Nostra” ritiene di esprimere proprie osservazioni. In tal modo si riscontra pure a quanto chiede, nell’articolo in questione, lo stesso ideatore della proposta.

  • Com’è noto, fin dai relativi inizi decisionali questa Associazione (unitamente a poche “voci minoritarie”) si è espressa contro la scelta di edificare su quella collina verdunese il nuovo ospedale per Alba e Bra. Rinunciando ad altre ipotesi di localizzazione che senz’altro avrebbero comportato ben meno problemi di realizzazione e di accessibilità, con minori costi (ad esempio, l’originaria ubicazione prevista tra la frazione Piana Biglini di Alba e la frazione Cinzano di Santa Vittoria d’Alba oppure nel tratto di fondovalle tra Roddi e Verduno sotto l’area collinare ora coinvolta dal cantiere), gli enti competenti hanno deciso per il sito sull’altura, cosicché i possibili terreni pianeggianti da impegnare per il nuovo nosocomio dai rispettivi Comuni sono stati destinati ad aree industriali e commerciali. Per di più, i tempi di realizzazione del complesso ospedaliero si sono molto prolungati; i costi di costruzione sono fortemente aumentati. Sulle questioni di localizzazione e di stridente impatto paesaggistico della struttura in un sito inadeguato ed in opposizione al progetto di una cabinovia  (fermo restando che “Italia Nostra” originariamente non si è espressa contro la scelta iniziale di realizzare un nosocomio sia di servizio intercomunale e sia d’interesse zonale), facciamo ancora riferimento ai nostri passati documenti al riguardo.
  • L’idea di piantare alberi micorizzati in una vasta area del nuovo ospedale Alba-Bra, realizzando così il maggiore impianto di tal genere (10-11 ettari) di tutto il Piemonte, è condivisibile da parte di “Italia Nostra”. Tuttavia questa Associazione intende supportare tale proposta con proprie indicazioni. Il «parco estensivo tartufaia», comprensivo all’interno di praticabili «giardini terapeutici e aree verdi», non dovrebbe avere in prevalenza una funzione tartufigena, forse tale da limitare la scelta delle essenze vegetali da impiantare. Semmai le sue funzioni salienti dovrebbero essere la mitigazione visiva nel paesaggio della “stridente”, “ingombrante” struttura del nosocomio ed il sollievo salubre per i degenti. In tal senso “Italia Nostra” chiede che siano messi a dimora alberi d’alto fusto, rigorosamente di specie autoctone nelle Langhe. Pertanto, si ritiene non primaria la tartufaia (Breathe the truffle), seppur realizzabile integrandola nell’ambito di una prevalente area boschiva che dovrebbe morfologicamente rifarsi sia all’assetto del suolo, sia al carattere vegetazionale dei boschi ancor esistenti nella Bassa Langa tra la valle del Tanaro e le pendici collinari fra Verduno, Roddi, La Morra. Inoltre, considerando la fruibilità di quanto sarebbe attuato, si potrebbero indicare con apposita cartellonistica informativa le specie degli alberi piantati nella superficie destinata a tal fine.

Distinti saluti.

Il Presidente

(Sergio Susenna)

 

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