Italia Nostra

Data: 14 Settembre 2012

Fermiamo il taglio delle foreste nel cuore del Parco nazionale del Pollino

Con Determinazione n.  277 del 4 settembre scorso il direttore del parco nazionale del Pollino, Ing Annibale Formica, ha autorizzato il taglio dei primi 34 ettari della foresta “Gaudolino – Piano Vaquarro” ricadente nel comune di Viggianello, previsto dal piano economico di assestamento forestale “Ruggio -Serra del Prete –Serra di Mauro”. Il taglio forestale (quasi 2.000 alberi di alto fusto di faggio) ricade nel cuore del parco nazionale del Pollino, nella  particella n.10 del complesso forestale di proprietà privata. A questo taglio ne seguiranno altri.

A nulla sono servite le richieste fatte dalla comunità scientifica, delle associazioni e dai cittadini per evitare il taglio di questa foresta situata in zona 1 e in Aree della Rete Natura 2000 dell’Unione Europea valutando la possibilità di un corrispettivo in denaro ai privati proprietari per un equo indennizzo per il mancato taglio oppure mediante l’acquisto da parte del parco dell’intero complesso forestale. Azioni queste non solo previsto dalla L.394/91 ma richieste più volte dagli stessi proprietari privati del bosco.

Evidentemente – fa rilevare Il Comitato Cepam (Comitato per la Costituzione degli Enti Parco Nazionali Appennino Meridionale)-  è assente la volontà degli amministratori del parco nazionale del Pollino che sembrano agire secondo una logica di sperpero di pubblico denaro, con opere inutili e dannose, secondo finalità commerciali che nulla hanno a che vedere con la missione loro affidata . Il taglio forestale purtroppo, già in atto, avviene sul percorso Colle Impiso- Gaudolino, uno dei sentieri più frequentati del parco. Un bel biglietto da visita- evidenzia il Comitato Cepam – nonostante gli inviti al visitare il parco da parte della stessa dirigenza del parco e nonostante il taglio crei evidenti problematiche alla fauna rara e importante come il picchio nero, il capriolo, il lupo, la martora,etc” Gli ambienti boschivi meriterebbero ben altra attenzione e salvaguardia che essere delapidati proprio da chi ne dovrebbe garantire la salvaguardia!.

Il Comitato Cepam fa nuovamente appello alla comunità scientifica,alle associazioni ed a chi ha ancora a cuore cuore le sorti delle foreste e degli habitat forestali del Pollino distrutti dagli incendi dolosi di questa estate, ma anche dall’incapacità e non volontà di chi non fa nulla, proprio nulla, per fermare l’incuria devastatrice di beni pubblici che dovrebbero essere tali nella sotanza e non solo a parole, così come conferma la questione della centrale del Mercure sulla quale è auspicabile che l’Ente Parco dica un chiaro e definitivo no alla Conferenza dei Servizi convocata per il 24 Settembre prossimo.

Il Comitato Cepam chiede nuovamente le dimissioni del direttore del parco nazionale del Pollino, Annibale Formica e del suo presidente, Domenico Pappaterra, incapaci di tutelare un patrimonio che appartiene alla collettività. Essi avrebbero dovuto preservare le foreste del parco.

Il Cepam fa appello ai proprietari pubblici e privati dei boschi del parco del Pollino di soprassedere alle operazioni di taglio in corso, affinchè si trovino soluzioni diverse per salvare i boschi perchè non debbano pentirsi di passare alla storia come coloro che, solo per interesse, hanno contribuito a depauperare il patrimonio forestale di un parco nazionale, Bene Comune,  che appartiene a tutti.
Campotenese, 14/9/2012

Comitato Cepam (Comitato per la Costituzione degli Enti Parco dell’Appenino Meridionale)

Teresa Liguori, consigliere nazionale Italia Nostra

Approfondimenti

Taglio su Serra del Prete

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