Indirizzo/Località: Via Fra’ Bonaventura Barbieri – Casabona (Crotone)
Tipologia generale: geosito
Configurazione strutturale: l’area di Zinga è caratterizzata da alcuni elementi geologici peculiari. Quello più facilmente visibile è un suggestivo arco naturale, scavato nel massiccio corpo arenaceo. É ben visibile perché ubicato sulla strada principale e perché valorizzato attraverso un breve percorso selciato e un belvedere
Uso attuale: intero bene non è sufficientemente ed adeguatamente valorizzato, nonostante la sua peculiarità ed il suo valore naturalistico
Segnalazione: del 30 aprile 2017 – segnalazione della Sezione di Casabona e Valle del Neto – casabona@italianostra.org
Motivazione della scelta: L’area di Zinga è caratterizzata da alcuni elementi geologici peculiari. Quello più facilmente visibile è un suggestivo arco naturale, scavato nel massiccio corpo arenaceo. É ben visibile perché ubicato sulla strada principale e perché valorizzato attraverso un breve percorso selciato e un belvedere. Quello che rende unica l’area di Zinga è la presenza di quelli che, localmente, vengono chiamati “salpìe”, cioè dei corpi diapirici salini. I diapiri salini di Zinga vengono descritti come elementi unici del continente europeo, grazie alle loro dimensioni e alla loro estensione; esempi analoghi, ma questi di dimensioni maggiori, si trovano nei Monti Zagros nell’area iraniana.
Un interessante esempio di diapiro salino, si rinviene lungo l’alveo del Fiume Vitravo, proprio sotto il centro abitato. Qui è visibile una scarpata di natura argillosa nella quale è intercalato un corpo gessoso di dimensioni decametriche, costituito, come prima, da strati di gesso laminato microcristallino e da livelli di gessareniti. Ovviamente si tratta di un bene pubblico. Facilmente raggiungibile, ma di difficile fruizione per mancanza di cartellonistica, opere di tutela e sentieristica adeguata tale da consentire l’accesso al sito.
L’area versa in uno stato di totale abbandono e le formazioni saline che affiorano in superficie sono sottoposte a continui sfregi. Eventuali possibili progetti finalizzati al recupero/usi possibili potrebbero essere la realizzazione di percorsi naturalistici attrezzati per la scoperta e tutela del sito, a livello scientifico e turistico.