Italia Nostra

8 Maggio 2024

Un ricordo di Giorgio Benelli

Con tristezza apprendo la scomparsa di Giorgio Benelli, che ebbi la fortuna di incontrare al principio del mio percorso di impegno civico, iniziato, posso dire, grazie a lui. Ai tempi, digiuna di politica e di attivismo, ma indignata per la prevista demolizione del magazzino ex SIR annunciata in uno stand di una nota impresa edile presso il Festival dell’Unità di Ravenna del 2010 con tanto di cartelloni che mostravano il nuovo supermercato al posto del magazzino a copertura parabolica, cercai qualcuno che avrebbe potuto rendere pubbliche e far valere le ragioni della tutela, peraltro scritte a chiare lettere nel Piano regolatore. Mi fu indicato Giorgio Benelli, uomo di sensibilità non comune, che infatti fu subito molto disponibile. Lo conobbi mentre stava raccogliendo firme per chiedere di non distruggere i reperti rinvenuti davanti al Mercato Coperto per far posto ai cassonetti rifiuti interrati. Tutto inutile, ma il suo sguardo arrivava prima degli altri, e giusto qualche giorno fa è stata annunciata la rimozione di quei cassonetti indecenti.

Così, per la tutela del magazzino ex SIR e la riqualificazione della Darsena di Città, Giorgio si inventò il processo partecipativo, con una petizione supportata anche da altri, tra cui Ivano Mazzani. La petizione poi sfociò ne “La Darsena che vorrei”, con grandissima partecipazione di pubblico e l’accoglimento di tante proposte nel POC Darsena del 2015. Le stesse proposte furono fatte proprie anche nel nuovo PUG, e poi ridotte a carta straccia come successo ad esempio con grande vergogna per le torri Hamon, da lui riprese in svariati video. Parallelamente, attraverso la costituzione di una lista civica, egli stava dando vita ad una nuova avventura per una forza politica di rottura che sucessivamente, nel 2018, sarebbe diventata la prima in città: il Movimento 5 Stelle. Partito con l’entusiasmo di un ragazzino, si trovò ben presto a doversi scontrare con altri di quell’ambito, la cui visione probabilmente si collocava ad un livello diverso rispetto alla sua, noto per volare sempre in alto.

L’avventura 5 Stelle per lui durò poco, ed anche io, facendone parte, non mi perdonerò di non averlo ascoltato, né di aver compreso già da allora ciò che egli pareva intuire, ovvero l’esito finale di quel percorso, in breve riassorbito con pochi danni nell’alveo del PD.  

Enumerare la moltitudine di vicende che seguì e che spesso riuscì a portare a buon fine a favore dell’interesse collettivo è impossibile; lo immagino ancora in volo in una delle sue memorabili escursioni aeree di denuncia sui cieli della nostra città, o sognando la Regina d’Africa, abbracciata per sempre ai rovi della pineta di Marina di Ravenna. 

Mentre ci sorridi col tuo fare gentile e riservato, ti salutiamo e ti guardiamo un po’ tristi, perché uomini del tuo impegno e della tua sensibilità sono sempre più rari, specialmente qui.

Un abbraccio alla compagna Monica e a tutti i suoi cari.  

 

Francesca Santarella per Italia Nostra sezione di Ravenna

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