Si pubblica la lettera che Carlo Ripa di Meana, Presidente di Italia Nostra Roma, ha inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri, Senatore Professor Mario Monti
Egregio Presidente,
Italia Nostra Roma desidera esprimerLe il piĆ¹ vivo apprezzamento e ringraziamento per la Sua decisione, sofferta ma necessaria, in merito alla candidatura di Roma alle Olimpiadi 2020.
In effetti, oltre alle criticitĆ economico-finanziarie, il progetto presentava anche aspetti criticabili sotto l’aspetto urbanistico e ambientale relativo all’allocazione degli impianti sportivi e dei Villaggi Olimpici, che la nostra Associazione fin dall’inizio ha tentato, ma inutilmente, di far presenti al Sindaco Alemanno e al Comitato Promotore.
La Sua decisione, in particolare, ha consentito di salvare dalla cementificazione due territori pregevoli e delicati quali l’ansa del Tevere di Saxa Rubra e la Piana di Tor di Quinto, dove passa l’antica Via Flaminia, d’importanza non inferiore all’Appia AnticaĀ per presenze archeologiche e storiche, come testimonia ad esempio il clamoroso recente ritrovamento della tomba di Lucio Nonio Macrino, detta del Gladiatore.
Abbiamo molto apprezzato la Sua tenuta di fronte ai āpressure groupsā come, ci fa piacere ricordare, ebbe occasione di fare nel marzo 2004 quando ricopriva la carica di Commissario Europeo nei confronti del gruppo Microsoft di Bill Gates.
Voglia nell’occasione, Signor Presidente, gradire i sensi della nostra piĆ¹ viva stima, unitamente agli auguri di buon lavoro.
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Leggi il comunicato del 10.02.2012
Olimpiadi trasparenti ed ecosostenibili?
Italia Nostra ĆØ certa di no. Ecco i 5 punti fondamentali:
1 – La missione di Italia Nostra di mettere a disposizione le proprie esperienze e conoscenze per contribuire ad una migliore programmazione delle iniziative e quindi ad una sostenibile riuscita delle Olimpiadi, ĆØ stato reso impossibile dalla pervicacia di tutte le AutoritĆ preposte alla preparazione della candidatura di tenere lontane le Associazioni, mentre il Comitato Promotore ĆØ composto, oltre che dai politici e dai rappresentanti istituzionali, principalmente da rappresentanti della Finanza, dellāEconomia e delle Imprese di costruzioni, con rigorosa esclusione di Associazioni e Comitati sportivi, ambientalisti e culturali.
Le richieste di poter prendere visione dei progetti sono state sistematicamente ignorate. A nostro parere le Olimpiadi devono coinvolgere e interessare tutti. CosƬ non ĆØ, e la candidatura rischia di essere o apparire solamente una grossa operazione dāimmagine e di affari edificatori.
2 – LāecosostenibilitĆ poi ĆØ tutta da dimostrare: dalle dichiarazioni dello stesso Sindaco e dai documenti accessibili risulta che lāiniziativa immobiliare piĆ¹ rilevante dell’operazione Olimpiadi 2020 riguarda la costruzione di due Villaggi Olimpici, uno per circa un milione di metri cubi per gli atleti e una per i media di circa 300.000 metri cubi. I due Villaggi sarebbero costruiti nella piana di Tor di Quinto e nell’ansa fluviale del Tevere a Saxa Rubra, distruggendo definitivamente la possibilitĆ di creare il Parco fluviale del Tevere Nord, progettato dalla nostra Associazione e dalla stessa sottoposto da tempo al Comune per la sua realizzazione. Le nuove costruzioni si intersecherebbero e in alcuni casi si sovrapporrebbero con il Parco Archeologico lineare della Via Flaminia (vedi Carta dellāAgro, Piano paesistico del Tevere vigente, Piano di valorizzazione della Sovrintendenza di Roma). Quindi sorgerebbero in un’area ricca di reperti e tombe romane, paragonabile per importanza all’Appia Antica. Prova ne ĆØ il grandioso ritrovamento della tomba di Marco Nonio Macrino, conosciuto alle cronache come ātomba del Gladiatoreā, ai margini di un tratto dellāantica Via Flaminia perfettamente conservato.
3 – Il grande Viale alberato di Tor di Quinto si conclude con lo storico ippodromo dei Lancieri di Montebello, minacciato da ipotesi edificatorie, per la cui integritĆ Italia Nostra chiese lāintervento del Presidente Azeglio Ciampi, responsabile delle iniziative per celebrare i 150 anni dellāunitĆ nazionale, che si espresse per il totale rispetto e integritĆ .
4 – Il complesso monumentale del Foro Italico non ĆØ minimamente considerato nel suo valore architettonico. Infatti nessun capitolo di spesa riguarda il restauro del complesso monumentale, ma le voci di bilancio, riguardano solo le nuove coperture dello Stadio Olimpico, coperture temporanee delle piscine e copertura dello Stadio del tennis, opera realizzata con i fondi dei ātristemente notiā dei Campionati di nuoto e costruito in deroga ai vincoli monumentali esistenti. Gli edifici vincolati del Foro Italico versano da anni in condizioni di estrema criticitĆ , ma non un solo euro ĆØ previsto per il loro restauro.
5 – Tutte le aree coinvolte (Piana di Tordi Quinto e Piana di Grottarossa Vecchia, oggi detta di Saxa Rubra, alle spalle della RAI) sono soggette a molteplici vincoli di inedificabilitĆ e intrasformabilitĆ , cui si dovrebbe derogare per far posto alle costruzioni.
Italia Nostra chiede che il suo giudizio sostanzialmente negativo, sia inserito nel questionario del Comitato Internazionale Olimpico.Ā Per tutti questi motivi Italia Nostra ĆØ costretta a chiedere al Presidente del Consiglio, Senatore Mario Monti, di approfondire tutti i vari aspetti segnalati, con lāausilio dei Ministri dei Beni Culturali e dellāAmbiente, oltre ovviamente gli aspetti economici, che non competono allāAssociazione ma che, dato lo stato di crisi attuale, richiedono particolare attenzione e valutazione prima di decidere in merito.
Per informazioni 3381137155Ā Ā 3333613682
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Leggi il comunicato del 31.01.2012
Le Olimpiadi di Roma saranno veramente ecocompatibili?
Italia Nostra Roma ribadisce che non venga in alcun modo presa in considerazione lāarea di pregio di Tor di Quinto per strutture da adibire a Villaggio Olimpico e di rispettare tutta la zona golenale del Tevere cosƬ da poterĀ realizzare, quanto prima,Ā ilĀ Parco del Tevere Nord, giĆ previsto dal Comune di Roma.
Italia Nostra Roma, durante la conferenza stampa di oggi, ha evidenziato come si interviene, in un sistema territoriale di grande importanza e delicatezza come quello di Foro Italico e Tor di Quinto, nel quale emergono 3 fondamentali criticitĆ :
- Conservazione e restauro dellāassetto primario del complesso del Foro Italico, tra i massimi complessi monumentali dellāEra Moderna, oggi in condizioni deplorevoli e, quindi, non adatto a rappresentare il fulcro irrinunciabile della stessa candidatura olimpica.
- La presenza lungo le sponde del Tevere, a partire da Tor di Quinto e fino a Castel Giubileo, della Via Flaminia Antica e di tutti i connessi elementi archeologici come rappresentato giĆ nel Gennaio 1996 dalla relazione della SoprintendenzaĀ Archeologica di Roma dal titolo āParco lineare della Via Flaminia Antica da Ponte Milvio a Malborghettoā.
- Questione ambientale legata alla conservazione delle aree di alto valore naturalistico e paesaggistico costituite dalle aree golenali (le ultime rimaste libere da impianti sportivi privati che le occupano per 5 kilometri da Ponte Risorgimento fino allāincirca allāaltezza di Tor di Quinto) e di quanto rimane preziosamente libero delle piane alluvionali rimaste: Tor di Quinto, aeroporto dellāUrbe e ansa diĀ Grotta Rossa Vecchia-Saxa Rubra, ove ha sede la RaiĀ dai tempi dei mondiali del ā90.
Per quanto concerne lāaspetto economico dellāoperazione Roma 2020, lāAssociazione rileva che i costi a consuntivo potrebbero lievitare come evidenza lāarticolo apparso su Corriere della Sera del 28 gennaio scorso a firma di Fabio Cavaliera che pone lāaccento sulla lievitazione, quattro volte il preventivo, dei costi delle olimpiadi Londra 2012 a 200 giorni dalla cerimonia di apertura.
Alla conferenza stampa erano presenti rappresentanti di Risorse Per Roma e Roma 2020 che hanno invitato Italia Nostra ad un tavolo di concertazione entro il 15 febbraio, data ultima per la consegna del questionario al CIO. Italia Nostra Roma ci sarĆ .
LāAssociazione ribadisce, comunque, lāinsuperabilitĆ dei tre punti critici ampiamente analizzati oggi.
Per informazioni: 338.1137155
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Per approfondimenti:
Vai all’invito della conferenza stampa e al comunicato del 26.01.2012
Leggi il comunicato dei cittadini della Zona Nord di Roma (del 08.02.2012)