Si fa un gran parlare in questi mesi degli importanti ritrovamenti che ogni giorno ci riservano gli scavi di Pompei, iniziati nel lontano 1748 per volere di un re curioso come re Carlo di Borbone, che dopo aver avviato quelli di Ercolano (1738), scoperta casualmente da un contadino, come molte volte accade, nel 1711, indirizza i propri interessi su quelli pompeiani, fucina ancora oggi di straordinarie scoperte.
L’ultima di questi giorni con un Thermopolium ancora pressoché intatto.
Ma la realtà archeologica italiana non è costituita soltanto da Pompei, da Ercolano, da Stabia, e dalla grande area archeologica di Roma e da tutte le altre sparse per i territori che furono sottomessi al dominio dell’impero romano.
Esiste nel nostro territorio un sito di straordinaria bellezza, che non è secondo a Pompei, come dimostrano i tanti ritrovamenti che ci fanno ipotizzare un’area ancora più grande da portare alla luce: Minturnae… continua a leggere su https://www.tuttogolfo.it/blog/cronaca/minturnae-una-grande-opportunita-per-il-territorio-lo-spiega-cesare-crova/