Italia Nostra

Data: 24 Giugno 2016

Cascina San Benedetto a Trezzo sull’Adda: segnalazione per la Lista Rossa

trezzo adda

Indirizzo/Località: Via Val di Porto –  Trezzo sull’Adda (Milano)

Tipologia generale: architettura religiosa

Tipologia specifica: monastero

Configurazione strutturale: Complesso a blocco quadrangolare costituito da due edifici disposti ad L, con cappella posta all’incrocio dei due, cui si contrappone un muro sempre ad L che delimita una corte quadrata con edifici rustici.

Epoca di costruzione: sec. XI

Comprende: Cappella di S. Benedetto di Portesana (ex), Trezzo sull’Adda (MI)

Uso attuale: intero bene: abitazione/ attività produttive agricole – stato di abbandono – bene messo all’asta per il fallimento della proprietà.

Uso storico: intero bene: abitazione/ attività produttive agricole

Condizione giuridica: proprietà dell’Opera Pia San Benedetto, persona giuridica senza scopo di lucro. Fondo indiviso fin dal Medioevo il complesso è all’asta, compresi i cinque ettari di terreni agricoli.

Segnalazione: del 12 novembre 2015 – segnalazione firmata da una cittadina

Motivazione della scelta:Tra le antiche dimore contadine di Trezzo, certo la cascina San Benedetto è la più antica e la più ricca di storia. Costruita in un ampio terrapieno poco sopra il corso dell’Adda, il complesso – la cui fondazione risale addirittura alla seconda metà dell’XI secolo – era in origine un monastero di Benedettini. Gli storici concordano nell’affermare che questo di Trezzo era il più antico monastero maschile di osservanza cluniacense di tutta la diocesi di Milano. Avvolti nel silenzio della campagna, i monaci certo pregavano, ma si dedicavano anche al lavoro nei campi attorno. Così si può dire che il complesso di San Benedetto non ha mutato nel tempo la sua funzione di centro di lavoro agricolo. È cambiato, invece, l’aspetto della struttura architettonica, che nei secoli ha visto affiancare agli antichi nuovi edifici, fino a racchiudere lo spazio in un ampio cortile. In origine il monastero si componeva di due edifici: uno parallelo al fiume e l’altro ortogonale.

All’incrocio dei due edifici era la piccola cappella di stile romanico, con esili colonnine nell’abside, costruita di lastre di ceppo dell’Adda alternate a strati di ciottoli di fiume. Nella seconda metà del XIII secolo gli Umiliati succedettero ai Benedettini nella conduzione del monastero, rimanendovi insediati fino al 1534.

Dopo questa data si avviò la trasformazione del complesso in vera e propria casa colonica, che andava via via perdendo i caratteri di centro religioso. Questa trasformazione divenne ancor più evidente alla fine del Settecento quando, confiscato dalla Repubblica Cisalpina, il complesso venne ceduto a privati.

Addossati al muro di cinta e all’interno del vasto cortile vennero da allora costruiti altri edifici, mentre dalle rustiche costruzioni dei monaci vennero ricavate abitazioni, stalle e fienili. Oggi la cascina, di proprietà dell’Opera Pia San Benedetto, è in stato di degrado e, per il fallimento dell’Opera Pia, messa all’asta. Un intervento di restauro conservativo potrebbe valorizzarla.

trezzo adda 2

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