L’acqua in arrivo dalla Svizzera ha riempito il cosiddetto “Fossone” grazie alla collaborazione tra Comune e CFU di Italia Nostra – All’inizio di via Novara, uscendo dalla città, sulla sinistra, ed esattamente sotto la passerella azzurra di ferro, cambia da oggi il paesaggio e nasce lungo via Caldera e la stessa via Novara un nuovo specchio d’acqua di Boscoincittà, con bordi verdi e anche un isolotto boscato: si chiama “Fossone” perché così si chiamava il vecchio Fontanile che attraversava queste campagne. Ospiterà aironi e altri uccelli di passo, ma anche raganelle e libellule offrendo alla città un nuovo, inaspettato e gradevolissimo paesaggio di uscita o di ingresso a Milano. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il Comune di Milano e grazie ad un contributo di Regione Lombardia. L’obiettivo generale è incrementare la naturalità con la piantagione di nuovi boschi, filari e siepi e con la realizzazione della zona umida che presto ospiterà tanti uccelli diversificando il paesaggio e creando un luogo gradevole e inaspettato all’ingresso della città.
L’intero piano, nato da una intuizione di Sergio Pellizzoni, è stato sviluppato da una equipe multidisciplinare coordinata dal Centro per la Forestazione Urbana di Italia Nostra: naturalisti, forestali, agronomi, faunisti, architetti e paesaggisti, appassionati di storiografia. Il gruppo di progetto è costituito da:Silvio Anderloni, direttore CFU – Silvia Cantù, architetto – Alessandra Davini, naturalista – Alessandro Ferrari, architetto e paesaggista – Claudio Gironi, ricerche storiche – Lorenzo Guerci, Forestale – Carlo Masera, architetto e paesaggista – Sergio Pellizzoni, agronomo – Nicola Pilon, entomologo – Poala Pirelli, forestale – Oreste Sacchi e Ugo Ziliani, naturalisti . Collaboratori: Elena Acerbi e Claudia Candia. Il progetto paesaggistico è a cura degli architetti Carlo Masera e Alessandro Ferrari.