Italia Nostra

Data: 25 Giugno 2019

Carassai, Rocca di Montevarmine e la Chiesa di Sant’Angelo in Piano

E’ veramente straordinaria la ricchezza nascosta del patrimonio storico, artistico e naturale del nostro paese. Basta allontanarsi dai consueti itinerari per scoprire angoli meravigliosi, monumenti pregevoli, chiese stupefacenti, tra cui, nel territorio del Comune di Carassai, la spettacolare Rocca di Montevarmine e l’incantevole Chiesa di Sant’Angelo in Piano.

Ma in pari tempo si scopre lo stato di abbandono, il progressivo degrado, quasi ci fosse il desiderio di vedere tutto distrutto, come in una sorta di “damnatio memoriae” non si comprende peraltro di chi.

E quindi invece di dedicare tutte le risorse per valorizzare in maniera sistemica queste risorse uniche, che offrirebbero al nostro amato paese un vantaggio competitivo inestimabile, si fa finta di non vedere lo stato in cui versano, lasciandole, così, nel completo abbandono.

   Le Sezioni di Italia Nostra di Fermo e di Ascoli Piceno hanno voluto organizzare una vista a questi siti pregevolissimi. Ne è stata illustrata la storia, si è preso atto delle condizioni di abbandono indicibile, si è convenuto che si debba fare assolutamente qualcosa.

Ma cosa, poi ?

Italia Nostra non ha i mezzi economici per effettuare i lavori di restauro e recupero. Può invece segnalare l’urgenza del problema, accendere un luce sui monumenti in abbandono ed elaborare qualche proposta realizzabile prima che sia troppo tardi.

Nel caso specifico si deve peraltro prendere atto che la situazione presenta elementi di particolare complessità. Infatti il Comune di Carassai, la Rocca di Montevarmine e la Chiesa di Sant’Angelo in Piano rientrano nei confini della Provincia di Ascoli Piceno, mentre sia la Rocca, sia la Chiesa di Sant’Angelo in Piano, sia circa 600 ettari di terreno, con annesse fattorie e case coloniche, risultano di proprietà del Comune di Fermo, capoluogo dell’omonima Provincia.

Fatto sta che né la Provincia di Ascoli, né il Comune di Carassai né il legittimo proprietario di questi beni e cioè il Comune di Fermo non sembra che almeno al momento abbiano in corso di elaborazione dei progetti miranti alla recupero e alla valorizzazione di questi eccezionali monumenti.

Italia Nostra ed in particolare le Sezioni di Ascoli Piceno e di Fermo, in collaborazione con il Consiglio Regionale delle Marche e con la Sede Nazionale di Italia Nostra, dovrebbero prima possibile costituire un tavolo di lavoro, coinvolgendo possibilmente nell’iniziativa le altre Associazioni Culturali presenti nel territorio, per individuare gli strumenti operativi più efficaci in grado di bloccare immediatamente l’azione devastatrice di degrado e di elaborare un progetto sostenibile di recupero, individuando in pari tempo le forme più adeguate di fruizione dei beni in modo da farli diventare un autentico volano dello sviluppo anche economico del territorio.

A tal riguardo la Sezione di Ascoli Piceno è già da ora in grado di indicare una proposta di utilizzazione dei beni che tiene conto di validi e oggettivi elementi che caratterizzano la lunga vicenda storica sia della Rocca sia della splendida Chiesa di Sant’Angelo in Piano e che a suo parere potrebbe rivelarsi come un eccezionale strumento di valorizzazione di questi beni inestimabili, ponendoli al centro di un flusso di iniziative e di fruizione in ambito locale, nazionale e addirittura internazionale di   rilevante importanza.

E’ augurabile che prima possibile si avvii un confronto tra tutti i soggetti dotati di buona volontà, disponibili a consentire il superamento della condizione di attuale degrado ed abbandono.

Nel confidare in positivo riscontro al presente appello, la Sezione ringrazia sentitamente e porge distinti saluti.

Il Presidente della Sezione di Ascoli Piceno

(Prof. Gaetano Rinaldi)

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