Italia Nostra

Data: 20 Marzo 2014

Il tesoro longobardo di Castel Trosino: perché deve tornare ad Ascoli

Sabato 22 marzo 2014 alle ore 11.00 verrà inaugurato un nuovo Museo nella città di Ascoli. E’ un evento rimarchevole che conferma l’impegno di valorizzare le tante Risorse Culturali, che nobilitano la città e il territorio piceno.  Tra i materiali esposti nel nuovo Museo, si distinguono per l’importanza e il valore alcuni reperti rinvenuti a Castel Trosino nel lontano 1893 nella necropoli longobarda  ivi scoperta. Si tratta per il momento di una piccola parte del cosiddetto Tesoro Longobardo. Mentre esprimiamo un caloroso plauso  per questo  parziale  successo, confermiamo la nostra più profonda convinzione che si debba ancora porre il massimo impegno per riportare nella città tutto o almeno gran parte del ricco tesoro.

E ciò non per sterili e gretti motivi campanilistici, quanto per una diversa e più moderna comprensione delle modalità di utilizzazione e fruizione del nostro patrimonio artistico, storico e monumentale. Al riguardo riteniamo opportuno rinnovare le considerazioni e proposte formulate sull’argomento con la nota intitolata “I beni culturali e la crescita dell’Italia” (che potete leggete sotto questo comunicato), profondamente convinti della bontà delle rinnovate” intenzioni” di una migliore e più organica valorizzazione del nostro immenso patrimonio storico artistico quale formidabile volano dello sviluppo del paese. Siamo infatti convinti che solo un’attenta e rigorosa tutela e conservazione della “grande bellezza” di cui è ricca l’Italia sarà possibile avviare il processo ormai irrinunciabile della sua valorizzazione sistemica e responsabile, venendo così incontro al desiderio della immensa moltitudine di suoi ammiratori, che da tutto il mondo, come ripetutamente sostenuto da Oscar Farinetti, anelano alla scoperta dei favolosi tesori del Bel paese, creando così le condizioni per uno sviluppo economico inimmaginabile.

Gaetano Rinaldi

Presidente della Sezione Ascoli Piceno

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I beni culturali e la crescita dell’Italia

Nel lontano 1893, in un campo vicino a Castel Trosino, venne scoperta una necropoli di epoca longobarda, ricca di preziosi reperti, che, secondo il Ministro Martini, dopo i dovuti controlli, dovevano tornare nel luogo del ritrovamento. E’ interessante, al riguardo, riportare le  parole con cui il Ministro il 30 giugno 1893 rispose in Senato ad un’interrogazione presentata sull’argomento dal Sen. Mariotti di Pesaro “ … Io non ho punto idea di strappare  pagine di storia. Il fare i musei come si facevano due secoli fa, raccogliendo oggetti, o curiosi, o preziosi per portarli in un  museo centrale, è una idea, a cui si ribella assolutamente la scienza moderna. L’oggetto, oltre al suo peculiare valore, ne ha uno che gli viene dallo essere conservato là dove si rinvenne…”.

Purtroppo la  restituzione, pur giustificata da validi e fondati motivi e, quindi, non espressione degli atteggiamenti localistici e campanilistici, che sovente contraddistinguono l’operato delle comunità periferiche, non è mai avvenuta… (continua a leggere il documento)

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