La distruzione della Gola della Rossa a causa delle attività estrattive potrà forse trovare termine in ottemperanza a quanto disposto dal Gip Cimini di Ancona, con ordinanza del 8.2.16, in relazione ad un esposto di Italia Nostra del gennaio 2015 ed alla successiva richiesta di archiviazione da parte del PM, a cui l’associazione si è motivatamente opposta.
Il Gip nel mentre ha archiviato la posizione di un tecnico inizialmente indagato dal PM, “reputa opportuno la effettuazione di approfondimenti istruttori sulla scorta degli esiti dell’informativa redatta da Nucleo Tutela Patrimonio di Ancona, ma anche in base agli spunti investigativi forniti nell’atto di opposizione (di Italia Nostra) alla archiviazione”.
L’approfondimento istruttorio dovrà riguardare la legittimità del parere rilasciato dalla Conferenza dei servizi del 10.12.2010 e il rispetto delle prescrizioni – che dovevano caratterizzare l’intervento. “Tali approfondimenti dovrebbero accertare se siano state realizzate condotte illecite da parte delle aziende fruitrici dell’autorizzazione e se vi siano state condotte (attive o omissive) penalmente rilevanti da parte dei funzionari pubblici preposti al controllo delle operazioni autorizzate”. Il Gip dispone la “restituzione degli atti al PM perché valuti la possibilità di effettuare gli approfondimenti istruttori”. Rimane in piedi la richiesta di Italia Nostra di avocazione delle indagini da parte della Procura Generale della Repubblica.
A questa ottima notizia che conforta nella fiducia nella Giustizia, si aggiunge l’iniziativa di coloro che domenica hanno organizzato una marcia per riappropriarsi della strada Clementina, prima chiusa per le attività estrattive e poi, una volta restituita al pubblico, chiusa per un cedimento stradale. Italia Nostra aderisce alla manifestazione ed invita tutti i cittadini a dimostrare, con la loro partecipazione, l’attaccamento al proprio territorio, bene comune.
