Già eravamo intervenuti in passato denunciando il disastro ambientale provocato dalla distruzione di Villa Borella per costruire delle palazzine, con il rischio di eliminare, insieme alla palazzina, anche il bosco che la Circoscrizione ed Italia Nostra, insieme ai cittadini, avevano salvaguardato 20 anni fa, quando sull’area si voleva far passare un tratto dell’asse nord sud. A distanza di tanti anni, visto che di tutto il bosco attorno alla villa liberty del primo ‘900 – censita dalla Regione Marche – sono rimasti solo gli sparuti alberi ripresi in fotografia, forse era meglio farci passare la strada al servizio di tutti i cittadini piuttosto che “far andare in prima classe” solo alcuni ricchi cittadini, forse ignari del danno culturale ed ambientale lì realizzato.
Colpevole responsabilità delle amministrazioni comunali che, con concessioni edilizie n.328 del 2012 (con un ampliamento del 40% della volumetria) e con la più recente variante del 2016, lo hanno permesso, consumando un altro polmone verde. Nella 3° e 4° foto la villa come era.
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