Italia Nostra

Data: 6 Novembre 2012

Mediapolis: dimissioni in blocco di Consiglio e Collegio dei Sindaci

Si pubblica il comunicato congiunto di Italia Nostra Piemonte e Valle d’Aosta, FAI–Fondo Ambiente Italiano, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Pro Natura Torino, WWF Piemonte

La notizia di stampa che segnala le dimissioni in blocco dell’intero Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Sindaci di Mediapolis non può avere che due spiegazioni: o la presa d’atto della avvenuta obsolescenza del progetto (anche a seguito della rottura delle trattative con il Fondo Sorgente, e ancora prima con altri gruppi internazionali contattati), oppure un insanabile contrasto fra gli organi di amministrazione della società e l’azionista di maggioranza Brainspark. In entrambi i casi è chiaro che ormai il progetto non si realizzerà più. Quando Brainspark si affanna a citare gli ulteriori contatti per nuove alleanze, avanza un’ipotesi di suddivisione dei terreni e del progetto in quattro distinti settori: (parco a tema, hotel, centro commerciale e centrale di cogenerazione).

Ma dimentica di dire che la condizione primaria dell’accordo di programma è costituita dalla unitarietà del progetto e dalla impossibilità di realizzare edifici alberghieri e commerciali se non a servizio del parco: secondo una condizione necessaria di pubblico interesse dell’intera operazione, senza la quale i terreni sono assolutamente inedificabili in base al vincolo idrogeologico. Poiché le associazioni ambientali ripetono queste cose da ormai molti anni, appare evidente che avevano visto la situazione con maggiore lucidità, e ci sembra giunto il momento per le Amministrazioni Pubbliche Piemontesi di aprire un confronto in cui – archiviando definitivamente l’ipotesi Mediapolis – si pensi con maggiore serietà e realismo ad alternative di sviluppo dei luoghi, coniugate insieme ad una rigorosa protezione ambientale e non a danno del paesaggio e dei valori civici del Canavese.

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Leggi la news precedente del 25 ottobre 2012:

Mediapolis, rottura delle trattative con il Fondo Sorgente

Si pubblica il comunicato congiunto di Italia Nostra Piemonte e Valle d’Aosta, FAI–Fondo Ambiente Italiano, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Pro Natura Torino, WWF Piemonte.

Mediapolis non è abituata a comunicare le notizie scomode e quando queste vengono fuori comunque, minimizza, giustifica, ridimensiona. Invece, la notizia della rottura delle trattative con il Fondo Sorgente è una di quelle che meritano molta più considerazione e trasparenza, per chiarezza verso l’opinione pubblica che tante volte è stata indotta a credere nella magnificenza del progetto Mediapolis.

La trattativa era in piedi da parecchio tempo: una prima informazione, ancora senza nomi, è stata data da Brainspark il 27 maggio 2011, poi confermata l’8 novembre 2011 con l’indicazione del compratore, il Fondo Sorgente, e del prezzo: 28 Ml. Ben presto però, qualcosa deve aver cominciato ad andare storto se già il 10 dicembre 2011 il CdA di Mediapolis ipotizza “che possa essere, in caso di risposta negativa, intrapresa una causa per inadempienza contrattuale nei confronti di Sorgente”. Il 25 marzo 2011 Brainspark comunica che la trattativa prosegue, ma il prezzo è sceso a 25 Ml. Il 2 aprile viene finalmente comunicato che ci sono delle difficoltà a causa di un’ipoteca sui terreni, alla quale il beneficiario (una banca) non intende rinunciare; in più Sorgente vuole prima approvare un “business plan condiviso” del progetto Mediapolis. L’11 ottobre scorso (e siamo nel 2012!), l’annuncio della rottura a causa, si afferma, del mancato trasferimento dell’ipoteca… (continua a leggere il comunicato)

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