Italia Nostra

Data: 11 Maggio 2022

Verbano Cusio Ossola, resoconto del convegno su parchi pubblici storici ed edilizia rurale storica

Nell’ambito dell’iniziativa nazionale per la Settimana del Patrimonio culturale 2022 “Italia salvata, Italia da salvare”, organizzato dalla nostra Associazione si è svolto a Verbania: Casa Ceretti, un incontro pubblico per illustrare i risultati, sin ad ora raggiunti, in merito al progetto di recupero dei parchi storici di proprietà pubblica pubblica, presenti sulle coste dei laghi Maggiore e Orta. Cinque sono state le domande che gli enti proprietari hanno prodotto aderendo al bando nazionale inserito nel PNRR che prevede un finanziamento da euro 200 mila ad euro 2 milioni di euro per singolo progetto. Hanno aderito i Comuni di: Lesa con Villa Cavallini, chiedendo 2 milioni di Euro, Baveno con un’altra richiesta di 2 milioni per completare il recupero di Villa Fedora, Verbania con oltre 700 mila euro chiesti per il parco di Villa Maioni e oltre 400 mila per il giardino interno di Palazzo Cioia a Suna. Il Comune di Miasino, presente con la progettista del restauro del parco di Villa Nigra e con il proprio Assessore di riferimento, ha consentito, con un focus, l’illustrazione del progetto di restauro che prevede una richiesta di finanziamento di oltre 300 mila euro e che si affianca a restauri da tempo avviati della villa storica, di cui ne costituisce la preziosa pertinenza . Entro il prossimo mese di giugno il Ministero completerà le operazioni di selezione delle domande prodotte a livello nazionale e indicherà quali verranno accolte e in che misura. Tempi quindi abbastanza veloci, certamente non usuali per l’amministrazione pubblica, ma questa volta positivi. L’incontro ha ricordato che il quadro dei recuperi possibili si affianca a quello ormai avviato di Villa S. Remigio che ha goduto di un finanziamento di ben 6 milioni di euro provenienti da altre risorse e che dovrà essere, al più presto, completato. E’ stato posto l’accento sulla speranza che altri enti proprietari seguano l’esempio ricercando altre e nuove linee di finanziamento che sicuramente le risorse europee, legate ai fondi strutturali 2021/2027, consentiranno, così che si vada verso la creazione di un vero e proprio sistema pubblico dei parchi storici quale tassello di un ‘offerta culturale e turistica nuova e diversificata, ricordando che l’impegno dei soggetti proprietari non potrà esaurirsi negli interventi di recupero e restauro, botanico ed architettonico, dei beni, ma dovrà proseguire nella individuazione delle migliori condizione di gestione e manutenzione una volta restaurati, pena il vanificarsi delle risorse raccolte. In questo quadro anche la formazione di nuove e specialistiche professionalità dovrebbe essere ricercata quale compendio indispensabile dei buoni risultati raggiungibili.

La seconda parte dell’incontro è stata dedicata alla presentazione pubblica della proposta di riuso funzionale della Cascina del Piano Grande, perché, come nel intenzioni delle Associazioni ambientaliste del territorio, possa diventare il portale del Parco Nazionale Val Grande. Un riuso coerente con la vocazione dell’area entro la quale la Cascina si colloca, attraverso una proposta certamente alternativa alle intenzioni espresse dalla proprietà, ma che dovrebbe poter vedere gli Enti pubblici, sia il Comune di Verbania, prossimo ad entrare nei confini allargati del Parco, che l’Ente Parco Nazionale Val Grande, che la Comunità de Comuni del Parco, essere protagonisti del progetto. La collocazione in quella sede di una serie di servizi a favore dei potenziali visitatori del Parco, darebbe a quest’ultimo una visibilità che oggi non ha: servizi logistici di accessi e visite guidate, centro didattico, show room delle aree protette, show room dei prodotti del territorio, foresteria giovanile, centro prenotazioni, centro recupero della fauna selvatica… il tutto attraverso un’ accurata operazione di recupero dell’architettura rurale del sito, reso autonomo rispetto ai propri bisogni energetici attraverso il recupero delle torri silos per lo sfruttamento di energia eolica e le ampie superfici coperte trasformate in parchi fotovoltaici. Ancora una volta è mancato, invocato dai più, il confronto con il Comune di Verbania che, pur presente con il proprio assessore di riferimento, per evidenti impegni, ha dovuto abbandonare l’incontro prima di poter intervenire. Ce ne dispiace. E ‘ stato tuttavia possibile avere alcune informazioni circa il master plan del paesaggio recentemente illustrato davanti alla Commissione Urbanistica del Consiglio Comunale di Verbania, presente un componente della stessa Commissione. La convergenza tra quanto proposto dal master plan e la proposta delle Associazioni ambientaliste è perfetta. E un primo risultato, ma, è stato detto che non basta, perché il processo di riforma del piano regolatore di Verbania sarà lungo e complesso e coinvolgerà più amministrazioni e si scontrerà con interessi divergenti e opposti. Da qui l’esigenza espressa per l’apertura di un confronto sul tema del Piano Grande, confronto tra Associazioni e Amministrazioni che non dovrà più essere eluso dall’amministrazione in carica, alla quale chiedono una formale convocazione.

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