Come preannunciato questa mattina alle ore 11.00 si é svolto il sopralluogo al Lago di Porta per verificare l’esistenza di odori nauseabondi denunciati ultimamente da cittadini ed amministratori che improvvidamente si sono lasciati sfuggire anche l’oppurtunità di “sceccare” questa bellissima e antichissima zona lacustre. All’incontro hanno partecipato rappresentanti del Comitato Contro la Discarica, di legambiente e del WWF con in primis il responsabile Luca Giannelli, mentre per Italia Nostra erano presenti Bruno Giampaoli, Franca Leverotti, Terenzo Alderani, Giuseppe Biamino, Marco Betti, Claudio Cresti,Vincezo Formicola, Giovanni Gandolfi,Angela Alderani e con Carlo Milani altri appassionati ambientalisti.
Durante il sopralluogo iniziato all’ingresso del Lago dove confluiscono la sorgente Salvia e la Fossa Fiorentina fino alla Casina Mattioli non si è riscontrato alcun odore sgradevole. Nel sopralluogo é balzata subito agli occhi la visione della Casina Mattioli ridotta in un rudere preda di ogni animale e malvivente nonostante le promesse dei vari Sindaci che hanno sempre dichiarato il loro interesse al recupero, che sembrava avviato anni fa quando furono stanziati dei fondi che poco dopo furono ritirati per la mancanza di una seria programmazione e utillizzazione.
L’attuale lago di Porta anticamente si chiamava lago Salvio forse per il nome di un suo proprietario o forse per il fatto che esisteva ed esiste ancora una sorgente di acqua perenne che sgorga sotto la roccia a fianco della torre Medicia, lato Massa, qui crea un piccolo laghetto e mantenendo costantemente la temperatura di 17 gradi serviva forse a far purificare e sanificare gli animali malati per cui veniva detta “Salvia”. Esistono sicuramente alcune situazioni di degrado ambientale facilmente sanabili e diremo di normale manutenzione. Resta invece molto difficile la gestione dell’area che risulta in grave degrado con cartelloni, punti di osservazione e reticolati inclinati e quasi abbattuti. Non entriamo nel merito della questione specifica del livello delle acque e della salute di tutta l’area lacustre in quanto argomento complesso che necessita di informazioni tecniche.