Italia Nostra

Data: 7 Dicembre 2018

Documento della Sezione Sud Salento sull’economia circolare

Oggetto: Audizione delle Associazioni di tutela ambientale, da parte della 5° Commissione consiliare della Regione Puglia, in merito alla Proposta di Legge “Verso un’economia circolare a rifiuti zero”. Bari, 5 dicembre 2018. Considerazioni e proposte.

La scrivente Sezione Sud Salento dell’associazione nazionale Italia Nostra Onlus, nel prendere atto positivamente dell’iniziativa di convocare le Associazioni di tutela ambientale in merito alla Proposta di Legge in oggetto, con la presente intende fornire il proprio contributo affinché tale iniziativa legislativa possa risultare quanto più rispondente alle necessità della realtà pugliese e (per quanto ci compete) del territorio salentino.

In merito alle tematiche afferenti il cosiddetto “sviluppo sostenibile” (definizione in voga tra l’ultimo decennio del ‘900 e di quello successivo), oggi meglio declinata con la definizione “economia circolare”, la scrivente Sezione si è adoperata alacremente e con avvedutezza sin dall’inizio dagli anni ’90 organizzando convegni, presentazione di libri, elaborando proposte e contrastando programmi e progetti che si  sarebbero  rilevati  fallimentari sotto l’aspetto economico ed ambientale. Tale attività in molti casi ha sortito i suoi effetti, sia nel far crescere nell’opinione pubblica la conoscenza e la consapevolezza di un  corretto utilizzo delle risorse naturali e -peraltro- ostacolando la realizzazione di progetti che, risultando fuori da ogni logica di programmazione economica e di pianificazione territoriale, andavano necessariamente valutati in termini di costi ambientali e sociali.

Oggi, se pur con alcuni decenni di ritardo e in virtù di una serie di decisioni adottate nell’ambito di trattati internazionali, di provvedimenti della Comunità Europea e di disposizioni nazionali, tali argomenti risultano essere (se pur in alcuni casi solo nominalmente) più permeabili da parte di ampie fasce di cittadini e degli amministratori pubblici e pertanto si spera che le normative in materia (ai diversi livelli) potranno trovare facile attuazione anche nelle diverse realtà economiche e sociali del nostro territorio.

Tutto ciò premesso e in considerazione delle diverse Direttive della Comunità Europea ha emanato nell’anno in corso (tra queste le nn. 849/2018, 850/2018, 851/2018 e 852/2018) e dopo avere preso visione del Disegno di Legge proposto dai Consiglieri della Regione Puglia Trevisi, Barone, Bossetti, Casili, Conca, Di Bari, Galante e Laricchia, questa Associazione ha

RILEVATO

  • che la Regione Puglia ha in iter l’approvazione della Proposta di Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani (è in atto la procedura di VAS), al cui interno, anche se in forma limitata, sono già previsti: percorsi, obiettivi e strumenti per un’economia circolare che guardi alla tutela delle risorse naturali;
  • che la Decisione dell’U.E. n. 1386/2013 si basa sui presupposti stabiliti dal 6° Program- ma di Azione per l’Ambiente (P.A.A.) che individua i settori prioritari di intervento che sono: 1) Cambiamenti climatici – 2) Natura e Biodiversità – 3) Ambiente, Salute e Qualità della Vita – 4) Risorse naturali e Rifiuti;
  • che la Comunità Europea ha di recente pubblicato delle direttive sull’Economia Circolare (entrate in vigore il 04 luglio 2018) che affrontano il tema dei rifiuti, delle discariche, degli imballaggi e rifiuti di imballaggio e dei A.E.;
  • che alcune nuove direttive dell’U.E. (non ancora recepite dal Governo italiano) hanno come obiettivi: il riciclo entro il 2025 per almeno il 55% dei rifiuti urbani (60% entro il 2030 e 65% entro il 2035); lo smaltimento in discarica fino ad un massimo del 10% entro il 2035; il riciclaggio del 65% degli imballaggi entro il 2025 e il 70% entro il 2020; il coinvolgimento delle aziende nel realizzare prodotti nuovi con materiali intera- mente riutilizzabili; la gestire gli scarti in modo più responsabile, ed una serie di altri interventi;
  • che tra le criticità esplicitate nella Decisione dell’U.E. n. 1386/2013 sono evidenziati il degrado dei servizi ecosistemici e la perdita di biodiversità, ragion per cui risulta sempre più necessario un approccio globale in tutti i settori dell’economia allentando la pressione sull’ambiente e orientando le attività verso un’economia verde attraverso un’efficiente utilizzo delle risorse;

CONSIDERATO

  • che, oltre al problema di una adeguata gestione dei rifiuti e recupero delle materie, una delle criticità che maggiormente interessa la realtà pugliese (salentina in particolare) e che risulta allarmante è il problema del consumo del suolo (vedasi i Rapporti ISPRA degli ultimi anni), argomento questo che -a parere della scrivente- nodale nell’ambito di molte attività che si svolgono sul territorio (attività estrattive, produzione  di cemento e conglomerati, espansione urbana, realizzazione di infrastrutture, produ zione di rifiuti, produzione e consumo di energia, ecc. );
  • che il problema del consumo del suolo non è stato debitamente tenuto in considerazione nel Disegno di Legge in questione che -essenzialmente- risulta orientato nell’ambito del settore dei rifiuti;
  • che in detto Disegno di Legge non sono previste adeguate misure per promuovere politiche di riciclo e riuso, affinché il rifiuto non finisca in discarica o all’incenerimento, così come non sono previste forti azioni per favorire una crescita sostenibile per promuovere un cambiamento culturale nelle modalità di consumo;
  • che tra le competenze della Regione Puglia, oltre a quelle afferenti la gestione dei rifiuti e alla tutela dell’ambiente, vi sono anche quella attinenti la Pianificazione territoriale, le Opere pubbliche, le Politiche agricole, alimentari e forestali, la Gestione dei beni demaniali, la Politica energetica;
  • che la proposta di legge in questione risulta per alcuni versi limitativa, perché affronta  il tema dell’economia circolare in maniera settoriale e non anche, come dovrebbe essere, tenendo conto della sostenibilità ambientale, della tutela della salute, della salvaguardia delle risorse naturali in modo più ampio, del sviluppo e corretto utilizzo delle energie rinnovabili, della tutela del suolo e della biodiversità così come individuate nella Decisione UE n. 1386/2013 unitamente agli obiettivi che la stessa intende perseguire;

pertanto, alla luce di quanto rilevato e considerato, la scrivente Associazione propone alle SS.LL. che il Disegno di Legge in questione sia oggetto di opportune integrazioni nel suo articolato in cui siano affrontate quelle problematiche innanzi enunciate e siano individuate quelle azioni in grado di affrontare globalmente i vari aspetti correlati all’economia circolare sia in relazione alle attività economico-produttive sia quelle correlate alla pianificazione territoriale ed alle opere pubbliche, anche in considerazione che la gestione dei rifiuti risulta essere solo un anello del ciclo delle risorse utilizzate.

In tale contesto, l’uso corretto delle risorse naturali (suolo ed acqua in primis) sono alla base di quei processi che possono favorire lo sviluppo dell’economia circolare che è a fondamento degli obiettivi individuati dal programma di Azione per l’Ambiente che l’UE ha sancito con la Decisione n.1386/2013. Contemporaneamente si pone in evidenza l’opportunità e a necessità che, al fine di un concreto raggiungimento che il disegno di legge in oggetto intende perseguire, siano favoriti e incentivati i rapporti di collaborazione tra comuni facenti parte di aeree omogenee per bacini di utenza contenuti (tra i 50/100mila abitanti) in maniera da favorire quei processi per un appropriato governo del territorio e dei servizi connessi: da quelli più strettamente connessi alla pianificazione a quello della mobilità e dei servizi ambientali.

Per questa via risulta necessario valutare adeguatamente le diverse criticità e le compatibilità ambientali connesse con le attività economiche in modo da conseguire un  efficace e reale governo del territorio nelle diverse scale in cui il concetto di “rigenerazione urbana” venga esteso all’intero territorio in tutte le sue componenti naturali e antropiche ed     in cui gli interventi (pubblici e privati) dovranno essere esclusivamente orientati al recupero e al risanamento delle risorse.

 

Marcello Seclì

Presidente Italia Nostra – Sezione Sud Salento

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