Italia Nostra

Data: 6 Marzo 2015

STOP del Senato all’utilizzo dell’Airgun per la ricerca sottomarina di idrocarburi

Grazie all’azione sinergica dei gruppi di opposizione lo scorso 3 marzo è stato approvato al Senato un emendamento al D.D.L. sugli Ecoreati che vieta l’utilizzo della tecnica dell’Airgun nella ricerca dei giacimenti di idrocarburi nei fondali marini italiani. Questo provvedimento risulta essere un valido rimedio al Decreto Sblocca Italia che – di fatto – permetteva una sorta di liberaliz-zazione all’uso di questa tecnica di ricerca particolarmente pericolosità per l’ecosistema marino. Numerose sono state negli ultimi tempi le iniziative di protesta da parte di cittadini, associazioni e comitati, nonché da parte degli Enti locali e dal mondo della Chiesa, allarmati dai notevoli rischi per l’habitat marino e per le economie della pesca e del turismo che le attività di ricerca e quelle successive di perforazione e sfruttamento andrebbero a determinare.

Per tale risultato, se pur non ancora definitivo, plaude la Sezione Sud Salento di Italia Nostra e da atto ai Senatori salentini Dario Stefano (Sel) e Francecso Bruni (F.I.) per l’impegno profuso nella presentazione degli emendamenti che sono stati approvati e si augura il D.D.L. sugli Ecoreati venga approvato al più presto (senza modifiche) anche alla Camera dei Deputati, in modo da scongiurare maggiormente l’effettuarsi di quelle attività di ricerca di idrocarburi facendo ricorso – appunto – all’uso dell’Airgun come avrebbero intensione di fare diverse multinazionali e le cui istanze di prospezione geofisica dei fondali marini dell’Adriatico, dello Jonio e dei mari intorno alla Sardegna sono pendenti presso la Commissione di V.I.A. del Ministero dell’Ambiente.

Infatti, nonostante l’approvazione di tale provvedimento, non risulterebbe del tutto precluso l’utilizzo di altre tecniche, diverse dall’Airgun, per la ricerca di idrocarburi nei fondali marini e il successivo sfruttamento di tali giacimenti! Pertanto Italia Nostra fa appello a tutte le forze politiche impegnate in Puglia in questa prossima tornata elettorale delle regionali perché sia tenuta alta l’azione di contrasto verso queste attività per le quali – comunque – potrebbe ancora essere rila-sciata l’autorizzazione. Il ricorso pendente alla Corte Costituzionale da parte di numerose Regioni contro gli Artt. 37 e 38 del Decreto Sblocca Italia potrebbe risultare fondamentale per bloccare definitivamente detto Decreto che consente al Ministero dello Sviluppo Economico di individuare le aree in cui effettuare tali attività di prospezione e di coltivazione di idrocarburi senza acquisire il parere delle Regioni interessate.

 

Marcello Seclì, Presidente della Sezione Sud Salento

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