Sembra incredibile che in nome della cultura e dell’anno della cultura, si possa considerare un “apporto culturale” l’invio a Mosca della tavola di Antonello da Messina raffigurante l’Annunziata che si conserva nel Museo di Palazzo Abatellis.Con molta leggerezza già molte volte il quadro ha lasciato la sua sede palermitana per “rappresentare degnamente” in tutto il mondo la cultura del Rinascimento italiano, ma l’Assessorato ai Beni culturali della Sicilia dimentica che la tavola antonelliana presenta uno stato di conservazione che preoccupa gli studiosi e coloro che hanno analizzato scientificamente sia il supporto che la stesura pittorica del quadro. Inoltre ci si dimentica pure che, pur nella sua precarietà, l’opera è ,insieme al “Ritratto di ignoto” conservato la museo Mandralisca di Cefalù una delle poche ancora integre tra quelle che di Antonello si possiedono in Sicilia. Italia Nostra a nome del Forum delle Associazioni culturali di Palermo deplora la scelta operata dall’Assessore ai Beni culturali poiché non si è dato peso al rischio che la tavola corre affrontando un ennesimo viaggio. Il prestito delle opere non può essere effettuato quando il rischio della loro conservazione supera ogni altra motivazione poiché noi crediamo che la loro valorizzazione comincia dalla conservazione e dalla salvaguardia. Ogni altra motivazione e soprattutto il business culturale è secondario rispetto al valore culturale intrinseco per il quale non c’è prezzo o ragione pubblicitaria e turistica che possa compensare il suo degrado o peggio la sua perdita. Abbiamo chiesto pertanto a Nino Vicari, coordinatore del Forum, che invii per conto delle nostre Associazioni l’appello di tutti i cittadini che deprecano questa scelta operata dall’Assessorato regionale al quale, per primo, spetta il compito della conservazione e della salvaguardia.
dicembre 2010
Italia Nostra Palermo
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