Italia Nostra

Data: 12 Aprile 2018

Gestione dei rifiuti in Sicilia. Dal “caos” degli anni scorsi ad un approccio positivo, sistemico

Gestione dei rifiuti in Sicilia. Potremmo dire: dal “caos” degli anni scorsi ad un approccio positivo. Sistemico. La Sicilia comunque in affanno nei processi di raccolta differenziata dei cosiddetti “rifiuti” (materiali post consumo). Le aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina, le città dell’Isola (tra cui Caltanissetta) sono ancora piuttosto indietro. Le loro percentuali di raccolta differenziata sono notevolmente al di sotto dei livelli previsti per legge. Le amministrazioni comunali in difficoltà, i cittadini spesso non sanno cosa fare. Troppo spesso, malgrado le campagne informative, malgrado i progetti di raccolta differenziata (non sempre efficaci ed efficienti, a dire il vero), continuano a porre in atto abitudini e comportamenti sbagliati. Non virtuosi. Ma non è così in tante altre realtà della Sicilia, dove lo stato delle cose sta rapidamente cambiando.

“Premiamo i Comuni siciliani che rappresentano un modello di riferimento per la raccolta differenziata, anche nella speranza che possa essere da stimolo per tutte le altre amministrazioni che fanno precipitare l’Isola all’ultimo posto in Italia” – afferma il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in attesa della consegna dei riconoscimenti agli enti locali virtuosi per il riciclo dei rifiuti che avrà luogo oggi, giovedì 12 aprile 2018, al Centro fieristico “Le Ciminiere” di Catania. La Regione Siciliana riconosce la buona amministrazione di sindaci, assessori, funzionari e aziende di gestione dei rifiuti: trentasette sono i Comuni che hanno superato la soglia del 65% di raccolta minima prevista per legge (nel 2016 erano ventitre), settantuno quelli che si attestano tra il 50% e il 65% (nel 2016 erano cinquantuno). Altre amministrazioni riceveranno una menzione speciale perché raggiungono alte performance dovute all’avvio della raccolta “porta a porta”. Alla premiazione saranno presenti il presidente Musumeci, l’assessore regionale all’Energia e ai servizi di Pubblica utilità Alberto Pierobon, il dirigente generale del dipartimento Acqua e rifiuti Salvo Cocina, e i presidenti delle Srr, le Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti della Sicilia.

Noi di Italia Nostra continueremo a vigilare e stimolare processi virtuosi di amministrazione e gestione della cosa pubblica. Dunque: raccolta differenziata porta a porta e nuovi impianti di gestione anaerobica per l’umido (che nell’Isola rappresenta il 50% dei rifiuti), favorendo gli investimenti dei privati; chiusura e bonifica delle discariche – ovviamente. Sì – in questa fase – ai poteri speciali per la gestione dei rifiuti al presidente della Regione Siciliana; sì al potenziamento della raccolta differenziata. No al commissariamento della Sicilia; no al potenziamento delle Province per la gestione dei rifiuti; no agli inceneritori. E comunque serve un’adeguata programmazione, serve un Piano regionale per la gestione dei rifiuti – strumento indispensabile per poter utilizzare i fondi europei.

Leandro Janni – Presidente regionale di Italia Nostra Sicilia

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