Italia Nostra

Data: 23 Settembre 2022

Gli auspici di Italia Nostra per una Sicilia governata da una classe politica, da classe dirigente nuova, preparata e cosciente   

 

Italia Nostra – Onlus è un’associazione di salvaguardia dei beni culturali, artistici e naturali. Nata a Roma nel 1955 e riconosciuta con decreto presidenziale nel 1958, è la più antica delle associazioni ambientaliste italiane. Italia Nostra fu fondata inizialmente per una campagna settoriale e territorialmente limitata contro lo sventramento di un isolato nel centro storico di Roma, ma presto allargò il suo campo di attività a tutto il territorio nazionale allo scopo di “proteggere i beni culturali e ambientali”. I beni culturali, l’evoluzione naturale e storica, i centri storici, la pianificazione urbanistica e territoriale, i parchi nazionali, l’ambiente, la questione energetica, il modello di sviluppo del Paese, la viabilità e i trasporti, l’agricoltura, il mare, le coste, le isole, i musei, le biblioteche, gli archivi storici: questi sono alcuni dei capitoli più importanti dell’attività capillare di Italia Nostra, spesso sostenuta da una ricerca approfondita e documentata da una vasta pubblicistica che oggi costituisce patrimonio unico e insostituibile a disposizione del Paese.

Dal primo nucleo romano, l’Associazione è cresciuta fino ad arrivare a più di 200 sezioni sparse su tutto il territorio nazionale e 20 consigli regionali, tra cui il Consiglio Regionale Sicilia – che ho l’onore di presiedere. L’Associazione, inoltre, è condotta, a livello nazionale, da un Presidente (responsabile legale dell’Associazione) e da un Consiglio Direttivo. Tra le imprese di Italia Nostra meritano di essere ricordate, l’istituzione del Parco dell’Appia Antica a Roma e del Parco del Delta del Po, il recupero delle Mura di Ferrara, la legge 394 sulle Aree naturali protette, l’operazione Nettuno per le coste italiane. Tra le battaglie più significative quelle per la salvaguardia di Agrigento e di Paestum, delle mura di Ferrara, delle Ville Venete e dei Colli Euganei, della Costa Smeralda, delle Pinete di Migliarino e di Ravenna. Il movimento di opinione che si riconosce in Italia Nostra ha partecipato alle campagne di protesta contro alcune iniziative ritenute dannose per l’ambiente e il patrimonio storico. Fra queste ricordiamo le lotte contro il ricorso alla produzione di energia nucleare, contro l’Expo a Venezia e contro le Olimpiadi a Roma. Sin dagli anni Settanta Italia Nostra ha promosso la ricerca nei campi della didattica e della formazione per promuovere l’Educazione Ambientale e ha intessuto rapporti internazionali con la fondazione di “Europa Nostra” – federazione di 220 associazioni europee – e la partecipazione al BEE (Bureau Europeen de l’Environnement). Italia Nostra pubblica un mensile e opere di saggistica; ha un sito Internet: www.italianostra.org. Italia Nostra vuole impegnarsi in attività di servizio, non solo stimolando la “memoria” e la tutela, ma promuovendo, anche attraverso i nuovi strumenti della comunicazione, la conoscenza e la fruizione dei beni culturali. I limiti della nostra azione sono dovuti soprattutto al rumore mediatico che caratterizza la nostra società. In tale contesto non è facile farsi ascoltare dai cittadini in modo chiaro, netto: troppe, infatti, sono le ingerenze, i messaggi ambigui e contraddittori che vengono dl mondo politico e dai mass media.  Mario Fazio ha scritto: “La speranza insopprimibile di una società più giusta e di città più sostenibili (umanamente quanto ecologicamente) non richiede rivoluzioni, ma la crescita della dignità e della consapevolezza dei cittadini, del loro coraggio critico e propositivo”. 

Italia Nostra protegge i beni culturali e ambientali. È una missione che ci impegna da quasi 70 anni e i risultati non sono mancati: la legge quadro sui parchi, la tutela dei centri storici, la campagna per salvare Castel Sant’Angelo da opere inutili e dannose in occasione del Giubileo – solo per citarne alcune. Il nostro compito non si esaurisce nel salvare dall’abbandono e dal degrado monumenti antichi, bellezze naturali o opere dell’ingegno: Italia Nostra persegue un nuovo modello di sviluppo, fondato sulla valorizzazione dell’inestimabile patrimonio culturale e naturale italiano, capace di fornire risposte in termini di qualità del vivere e di occupazione. Noi agiamo attraverso l’educazione e la formazione nelle scuole, attraverso la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, attraverso studi e progetti, attraverso esposti, denunce, ricorsi a Tar. 

In Sicilia non possiamo non evidenziare il nostro impegno per il recupero, il restauro dei centri storici, per la tutela dei siti archeologici e minerari. E poi, le battaglie contro le trivellazioni petrolifere nel Canale di Sicilia e le nostre proposte affinché esso venga dichiarato Patrimonio dell’Umanità e Riserva della biosfera: si tratta anche dello spazio di mare più ricco di storia di tutto il Mediterraneo. Così come non possiamo non ricordare le battaglie contro il Muos, ma anche le battaglie, gli studi, i progetti per la tutela e la valorizzazione dello Stretto di Messina, luogo cruciale, paesaggio di infinita bellezza. Importante, storica anche la campagna contro l’abusivismo e il degrado nella Valle dei Templi di Agrigento; e poi la legge su Ragusa Ibla, le battaglie contro le devastazioni ambientali derivanti dai mega impianti petrolchimici di Gela, Priolo, Augusta e Milazzo; le continue sollecitazioni e proposte al mondo politico-istituzionale verso un impegno reale, effettivo contro il fenomeno criminoso degli incendi, contro il dissesto idrogeologico e la desertificazione. E ancora: il contributo di Italia Nostra finalizzato al riconoscimento dei nostri straordinari beni culturali e ambientali quali Patrimonio dell’Umanità e per la loro corretta, efficace gestione. Un impegno costante, faticoso, appassionante, di grande responsabilità. Un impegno condiviso con le 17 Sezioni siciliane di Italia Nostra (Palermo, Catania, Messina, Siracusa, Caltanissetta, Piazza Armerina, Sciacca, Castelvetrano, Lentini, Melilli, Agrigento, Milazzo, Augusta, Vittoria,  Val di Noto, Isole Eolie, Trapani-Paceco) e 2 presidi territoriali (Nebrodi e Val Platani). 

Abbiamo risorse uniche, davvero straordinarie. Il paesaggio, in Italia, in Sicilia, è il frutto di un’azione antropica sapiente su una natura generosa, meravigliosa. Un’azione che è durata parecchi secoli e che ha prodotto il cosiddetto “Belpaese”, i luoghi del “Grand Tour”.  Di certo le attuali politiche di deregulation, di smantellamento del sistema delle tutele rischiano di compromettere, di cancellare per sempre questo nostro patrimonio. Ma noi, di certo, non smetteremo di combattere contro il malgoverno, contro la speculazione e il malaffare. In fatto di cibo, di qualità della cucina, è noto, siamo probabilmente i primi al mondo. La “Dieta Mediterranea” è Patrimonio Immateriale dell’Umanità. Sta a noi tutelare la speciale ricchezza che viene dalla millenaria cultura agricola e alimentare italiana. Sta a noi valorizzare, far conoscere i luoghi anche attraverso le diverse e molteplici tradizioni gastronomiche. Da questo punto di vista il Paese, la Sicilia hanno fatto passi davvero importanti negli ultimi anni, ma possono ancora crescere tantissimo.  

Nell’Isola, insomma, noi tutti dobbiamo essere consapevoli della sua eccezionale, molteplice identità, attraverso un’autentica cultura della tutela e della valorizzazione, attraverso un’autentica cultura della programmazione, progettazione, innovazione. Negli anni che verranno, noi ci auguriamo vivamente che la nostra Sicilia possa essere governata da una classe politica, da classe dirigente nuova, preparata e cosciente, capace di coniugare, sapientemente, identità e futuro, memoria e dimenticanza.  

 

Prof. Leandro Janni, presidente regionale di Italia Nostra Sicilia

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