Italia Nostra

Data: 9 Novembre 2022

Melilli: lapide ai Caduti della I Guerra Mondiale

Lapide ai Caduti della I Guerra Mondiale

Nazione: Italia Regione: Sicilia Provincia: Siracusa (SR)

Comune: Melilli Indirizzo: Piazza Filippo Crescimanno

Luogo di collocazione: Sulla piazza dedicata ad uno dei più importanti Melillesi dell’800 si affaccia il palazzo Municipale, già convento delle suore benedettine, notevole edificio della metà del ’700, rimaneggiato nel corso del secolo successivo per destinarlo alle nuove funzioni pubbliche e inaugurato il 14 Marzo 1888. 

Crescimanno, medico, umanista e patriota, fu sindaco di Melilli dal 1864 al 1867. Amò definirsi libero cittadino in libero Stato. In una relazione del 1905 il Reale Commissario lo definì: raro esempio di disinteresse, di amor patrio e di civiche virtù.

Sulla facciata del Municipio si trovano due grandi lapidi in marmo bianco, collocate in tempi diversi, a ricordo dei Caduti Militari e Civili delle due grandi guerre che hanno insanguinato il XX secolo.

Notizie e contestualizzazione storica: La lapide, in ricordo dei Caduti della I Guerra Mondiale, è posta sul lato destro del prospetto del Municipio ed è opera dello scultore Alfonso Ricca, Direttore della Scuola d’Arte di Siracusa.

Nella seduta del 26 Gennaio 1919 il Consiglio Comunale approvò per acclamazione la proposta del Cav. Arnaldo Rizzo, Sindaco dell’epoca, “di far scolpire in una lapide di marmo i nomi dei militari morti in guerra… per meglio ricordare ai posteri i concittadini che immolarono la propria vita per la grandezza della Patria e additarli quale esempio imperituro alle future generazioni“.

L’8 Giugno 1919 il Consiglio, riunito per la selezione dei progetti di lapide monumentale tra i quattro presentati dallo scultore Ricca secondo l’incarico ricevuto, “considerato che trattasi di una lapide che deve restare ad eterna e futura memoria di gloriosi nostri fratelli morti per la grandezza della Patria, è doveroso che la lapide sia bella per forme architettoniche e decorazioni, e come tale, l’Amministrazione è nel dovere di non lesinare sulle spese. Anzi è dolente che le ristrettezze finanziarie ed il grande rincaro dei materiali non consentano che la memoria degli estinti venga eternata con un monumento” scelse “per acclamazione” il bozzetto n.1 “considerato che esprime, con le due aquile: quella Italiana che sbrana la bicipite Austriaca, il concetto della nostra guerra vittoriosa”.

La grande lapide è notevole sia per la ricchezza e la bellezza dei fregi in bronzo che la decorano, sia per la qualità del marmo. Essa è inserita in una elegante cornice, sempre in marmo, con ornamenti in bronzo di accurata e pregevole fattura. Il grande fregio bronzeo sommitale si presenta come una vera e propria scultura, con una grande aquila romana ad ali spiegate (a ricordo dello stemma della città), dietro la quale si intravede il drappo della bandiera con l’asta terminante a punta di lancia, che serra tra gli artigli l’aquila bicipite asburgica esanime. Dietro le zampe dell’aquila, un festone di foglie di quercia e di alloro legate con un sottile nastro.

Stanno adagiate sulle ali dell’aquila asburgica due grandi cornucopie con frutti e fiori, simbolo di augurio di futura prosperità per l’Italia Vittoriosa; alle estremità si notano due piccole piastre in bronzo finemente decorate con un motivo vegetale a forma di lira, le quali mascherano i punti di ancoraggio superiori.

Sull’architrave, delimitata da una cornicetta modanata, l’iscrizione così recita:

AI FIGLI SUOI

EROICAMENTE CADUTI PER LA PATRIA

MELILLI RICONOSCENTE

QUESTO MARMO CONSACRA

Su due colonne seguono i nomi di Caduti, separati per gradi militari: sottotenenti, sergenti, caporali e soldati semplici.

 

Ai lati dell’iscrizione vi sono due raffinati fregi in bronzo costituiti da colonna scanalata con capitelli ionici posti in verticale, dai quali si dipartono due fascette terminanti con palmetta di tipo ionico. Sugli stipiti sono applicati due fregi di bronzo decorati con una geometria di foglie e bacche di alloro; sotto i fregi, due borchie quadrate umbonate. Sulla parte inferiore della lapide è applicato un fregio a forma di lampada perpetua con ornamenti fitomorfi. Anche la base della cornice presenta un ricco fregio a motivi vegetali con un elegante scudo centrale recante la data – 1919 -anno della realizzazione del monumento. 

Ai lati del fregio vi sono due mensoline con due placchette in bronzo con gladio contornato da eleganti volute.

Stato di conservazione: Si solleciterà l’Amministrazione comunale, Ente preposto alla conservazione, ad operare una piccola manutenzione per rendere nuovamente leggibili i nomi degli eroi della patria.

Bibliografia: A futura memoria di Liliana Gissara

Lapide nel cimitero monumentale di Melilli

 

Per leggere la scheda: cliccare qui

Qui il depliant

Ci daresti una mano?

Regalati la tessera di Italia Nostra e donala ai tuoi amici per proseguire una storia lunga oltre 65 anni di iniziative, progetti e battaglie per il Paese.

Italia Nostra
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy