Domenica 24 marzo si è tenuto l’incontro con l’esperto sull’Arte del narrare Alessio Di Modica.
L’evento, organizzato da Italia Nostra Melilli nell’elegante location dell’esercizio pubblico di ristorazione “Tuttuumunnuèpaisi” (Tutto il mondo è paese), ha avuto come titolo “Tecniche e segreti della narrazione orale per cogliere l’anima dei luoghi e dei tempi”. Alessio Di Modica, denso di entusiasmo, è stato calorosamente accolto dai numerosi presenti.
Il “cuntista” ha raccontato parte delle sue ricerche e dei suoi studi sull’oralità nelle diverse culture del mondo, sull’universalità e sulla versatilità dell’arte del raccontare. Il “cunto” attraversa i popoli e i secoli, facendosi memoria e immaginario collettivo. La conoscenza e l’arte di Alessio Di Modica sono un unicum sul panorama nazionale, per la sua capacità di mettere e fuoco l’aspetto sociale, artistico, storico e politico di quest’arte, che fa di ogni spazio un teatro, un luogo di umanità in risposta alla pochezza e all’aridità umana dei tempi che viviamo. Grande l’interesse del folto pubblico, soci e simpatizzanti di Italia Nostra Melilli.
Durante l’esposizione degli argomenti, l’attenzione non è mai venuta meno; tutti sempre attenti e sensibili alla storia del territorio e ai momenti di crescita culturale. Contestualmente è stato più volte sottolineato quanto i narratori in molte culture siano figure importanti per le proprie comunità. Le storie di un popolo accompagnano l’evolversi della società, perché il rapporto col passato crea coscienza e radicamento storico-sociale.
Durante il vivace dibattito, instauratosi tra il pubblico presente e lo specialista, è emerso un aspetto chiaro a tutti: la nostra società è ormai vittima di una narrazione superficiale, priva di spessore ad uso e consumo del potere (di qualunque natura esso sia) ed è per questo motivo che i racconti popolari rappresentano uno degli ultimi baluardi di conoscenza dei territori e della libertà di pensiero.