Indirizzo/Località: Piazza San Sebastiano – Melilli (Siracusa)
Tipologia generale: edificio di culto
Tipologia specifica: chiesa
Configurazione strutturale: soffitto ligneo piano della navata maggiore della chiesa di San Sebastiano di Olivio Sozzi. Pittura a tempera e ad olio (in base alla voluta resa della luminosità) su tela, applicata a 14m di altezza su un tavolato di legno veneziano. Dimensioni: 27.30 di lunghezza x 7.30 di larghezza. Sostanzialmente un enorme quadro di 199.29m².
Epoca di costruzione: sec. XVIII
Uso attuale: il soffitto piano è in grave pericolo in quanto vi sono notevoli fessurazioni
Condizione giuridica: proprietà ecclesiastica
Segnalazione: del maggio 2020 – segnalazione della Sezione di Melilli di Italia Nostra – melilli@italianostra.org
Motivazione della scelta
Si tratta del soffitto ligneo piano della navata maggiore della chiesa di San Sebastiano. La tecnica utilizzata, nella metà del XVIII secolo dal pittore Olivio Sozzi, è assai inconsueta: pittura a tempera e ad olio (in base alla voluta resa della luminosità) su tela, applicata a 14m di altezza su un tavolato di legno veneziano. Dimensioni: 27.30 di lunghezza x 7.30 di larghezza. Sostanzialmente un enorme quadro di 199.29m².
Tra finte architetture, che tendono a squarciare il soffitto, è rappresentata al centro la Gloria di San Sebastiano, santo titolare dell’omonima chiesa. In altri due pannelli sono rappresentate la Vittoria della fede sull’idolatria e la Pace e la Giustizia. Ognuno di questi 3 temi è intramezzato da angioletti che giocano con i simboli del martirio di San Sebastiano.
L’immenso soffitto piano è in grave pericolo in quanto vi è una notevole fessurazione fra le tavole che fanno da supporto alla tela dipinta, che si strappa lungo la giuntura; il fenomeno è in parte inevitabile, ma va monitorato, inoltre, vi sono notevoli chiazze di umidità, con conseguenti fioriture e screpolature; tutto ciò rende necessario un consolidamento e un restauro.
Data la complessità del lavoro, intanto si dovrebbe poter documentare minuziosamente il bene e monitorarlo. Perché il lavoro di rilevamento possa essere utilmente propedeutico per il futuro restauro.
La Sezione di Italia Nostra Melilli ha proposto un rilievo fotogrammetrico, colorimetrico a canali separati e ad alta risoluzione, compreso l’esame alla fluorescenza. Solo questo consentirebbe il monitoraggio in immediato, ma al contempo sarebbe parte integrante del futuro restauro, senza sciupio di fondi.
RIFERIMENTI STORICO-BIBLIOGRAFICI
- Mauceri, Pittori siciliani del XVIII secolo. A proposito di alcune opere esistenti a Melilli, in «Rassegna d’arte», XVI (1916), pp. 130-134.
- Annino, Tesori d’arte nel santuario di San Sebastiano in Melilli, in «La voce di Siracusa», a. III, n. 2 (4 – IV -1956), p. 3.
- Fiorilla – V. Annino, Brevi cenni storici sulla vita del bimartire S. Sebastiano e sull’origine miracolosa della sua devozione a Melilli, Siracusa ed. 1991.
- Dufour – G. Barbera, Arte e devozione. Il santuario di S. Sebastiano di Melilli, Palermo 1993.
- Rizzo, Le chiese di Melilli, Palermo-Messina 1997.
- Giansiracusa, Beni culturali, Siracusa 2002, p. 82.
RIFERIMENTI ICONOGRAFICI E LETTERARI
- Crescimanno, La festa di S. Sebastiano a Melilli, Siracusa 1890.
- Pitrè, Le feste di San Ciro in Marineo e di S. Sebastiano in Melilli, Palermo 1986;
Id, La festa di S. Sebastiano a Melilli, in Feste patronali nella Sicilia orientale, Torino-Palermo 1900, pp. 283-292.
- Capuana (con lo pseudonimo Aloy Cefalenus), Di alcuni usi e credenze religiose della Sicilia, saggio apparso il 12 ottobre 1866 nel quotidiano fiorentino «La Nazione», ristampato da G. Finocchiaro Chimirri, Catania 1994, pp. 118-136.