Questa mattina 28 marzo, durante i lavori per il rifacimento delle condotte del gas, in Via Democrazia all’altezza dell’ex Borgo Ducale, é riemersa una bellissima pietra miliare del periodo fascista. Il manufatto in marmo bianco, ancora giacente in loco, risulta diviso in due parti, il corpo con l’iscrizionne miliare cioè la distanza da Roma che risulta Km 379,10 e la testa con la sigla A. A.S.S.
Ricordiamo che la pietra miliare é un cippo con scritte che viene posto sul ciglio stradale per scandire le distanze da Roma. Tante sono le forme dei cippi, rotondi o a parallelepipedo etc, la più consueta é questa in foto la cui altezza può raggiungere anche il metro e 30. Le prime pietre miliari in Italia risalgono all’epoca romana e furono inserite nelle principali arterie stradali per ricordare la distanza dalla capitale. In quel periodo i cippi erano colonne poste su basi quadrate e riportavano il nome del magistrato o dell’imperatore che fece costruire o restaurare la strada. Il termine “miliare” deriva dal fatto che le distanze erano misurate in passi e un miglio indicava mille passi romani.
Il cippo é stato trovato a qualche decina di metri dal ponte dell’Aurelia che fu abbattuto durante la ritirata tedesca e per ricostruirlo si riempirono le buche fatte dalle bombe con le macerie circostanti ed anche con quelle prelevate più lontano. Molto probabilmente il cippo, con lo stemma del fascio, ricordando il ventennio, é stato interrato nella speranza di perderne la memoria.
L’opera comunque, merita di essere recuperata e magari collocata in qualche area museale per non dimenticare.