Al via il processo sui presunti abusi edilizi per la realizzazione del “Twiga beach club” di Otranto. Sul banco degli imputati: l’imprenditore Raffaele De Santis, il progettista Pierpaolo Cariddi, attuale Sindaco di Otranto, ed Emanuele Maggiulli, Responsabile dell’Area Tecnica. Il collegio ha accolto l’istanza della difesa ed ha disposto l’oblazione (estinzione del reato di tipo contravvenzionale) in merito all’autorizzazione sismica per la realizzazione di strutture amovibili. Nella prossima udienza, fissata per il 4 novembre prossimo, si procederà all’ammissione delle prove ed alla presentazione della lista di testimoni.
Costituita parte civile Italia Nostra, attraverso l’avvocato Cosimo Manca.
Il 15 maggio del 2017, i carabinieri dell’ex Corpo Forestale dello Stato, guidati dal capitano Antonio Arnò, avevano eseguito il sequestro probatorio, su richiesta del sostituto procuratore Antonio Negro. A quel punto, l’imprenditore Flavio Briatore, titolare del marchio Twiga, attraverso la propria società, decideva di sospendere l’accordo con la Cerra s.r.l.
Invece, nel febbraio del 2018, il gip Michele Toriello ha emesso un decreto di sequestro preventivo. La decisione era maturata sulla scorta degli esiti della consulenza tecnica eseguita dall’ingegnere Pierpaolo Fiorentino. Successivamente, veniva confermato il sequestro “bis” dal Tribunale del Riesame, e come affermava il relatore Antonio Gatto: “L’accesso al mare è escluso da un divieto di balneazione disposto da un’ordinanza della locale Capitaneria di porto tuttora vigente”.