Italia Nostra

Data: 25 Ottobre 2011

Appello a Pisapia: ferma Sant’Ambrogio!

E’ stato consegnato al sindaco di Milano Giuliano Pisapia l’appello per fermare i cantieri del parcheggio interrato di Sant’Ambrogio: un silos di 5 piani destinato a contenere 581 auto fra posti a rotazione e box per “residenti”. Mettiamo “residenti” fra virgolette, perché i box vengono venduti a chiunque abiti a Milano: è saltata, infatti, la regola che vincolava la vendita dei posti macchina a chi abita vicino al parcheggio. Questo fa capire quale volano di traffico possa rappresentare un nuovo parcheggio di queste dimensioni in pieno centro storico, e proprio mentre la Giunta si appresta a varare la nuova congestion charge nell’intento di diminuire il traffico privato nel centro storico!

Un parcheggio – quello di Sant’Ambrogio – concepito in tutt’altro clima politico e urbanistico (nel 1985) e che oggi non ha più ragione di essere, sia per le nuove politiche anti traffico privato, sia perché la zona dove dovrebbe sorgere è ben servita dai mezzi pubblici e da parcheggi semivuoti, come quello di via Olona.

Perché allora un nuovo, inutile, parcheggio in centro? Il Sindaco ci ripensi, fermi i lavori ed elabori un nuovo organico piano della sosta e della mobilità di Milano liberandoci dai guai che i parcheggi sotterranei hanno rappresentato fino a questo momento per la città.

L’appello si sofferma anche e soprattutto sulla vera follia di realizzare un’opera così lesiva dell’integrità di una delle piazze storiche più importanti del centro cittadino, sede della Basilica e del “cimitero dei martiri”. Anche la realizzazione di una zona semipedonale sopra il parcheggio (come si può apprezzare dalle fotografie diffuse dalla proprietà) cancellano i caratteri storici della piazza e dello “stradone” di Sant’Ambrogio, facendo somigliare il luogo a un cortile condominiale.

Le ragioni economiche addotte dall’amministrazione per continuare nei lavori possono essere superate una volta che sia sta condotta una stima obiettiva dei reali costi da rimborsare all’operatore.

L’appello al sindaco, partito da una iniziativa congiunta di Italia Nostra e il Comitato per la tutela della piazza, è stato originariamente firmato da storici dell’arte, intellettuali e rappresentanti di associazioni fra i quali Salvatore Settis, Alessandra Mottola Molfino, Giovanni Losavio, Carlo Bertelli, Jacopo Gardella, Cini Boeri, Giuseppe e Giulio Cederna. In seguito l’appello si è arricchito di quasi ottocento firme di cittadini che condividono profondamente le ragioni esposte nella lettera: tra queste, significativamente, l’adesione del già direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia Gino Famiglietti; dal presidente di Italia Nostra Milano Marco Parini, del fondatore del WWF Italia Fulco Pratesi, del presidente del Touring Club Italiano Franco Iseppi, dalla presidente dei Genitori antismog Anna Gerometta, dal presidente di Fiab-Ciclobby Eugenio Galli, dal presidente di Legambiente Lombardia Damiano di Simine, dagli urbanisti Corinna Morandi, Lodovico Meneghetti, Giuseppe Boatti e Pier Luigi Cervellati, e tanti altri ancora.

Per firmare clicca qui

Scheda del parcheggio

Vedi i precedenti

Rassegna stampa

da “il Fatto Quotidiano” del 28.10.2011

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