Italia Nostra

Data: 21 Dicembre 2021

Praia a Mare: ora basta, è una vergogna!

 
Ora bisogna proprio farla finita una volta per tutte con questo accanimento e trattamento riservato all’area di spiaggia protetta dei Gigli di Mare sotto la ex Marlane.
Più Italia Nostra cerca, come suo dovere e come la legge impone, di tutelare questa specie protetta, più ci sono altri che remano decisamente contro.
 
Infatti, non solo l’area di spiaggia dei Gigli di Mare è tuttora un’ abituale discarica di rifiuti con un comodo accesso per mezzi di trasporto, quanto ora la stessa area di spiaggia tutelata non solo per la presenza dei Gigli di Mare, ma anche perché bene tutelato per legge secondo il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, è diventata da tempo luogo di discarica della raccolta di quei rifiuti che inquinano la spiaggia di cui tanto ci si è lamentato in questi giorni in quanto provenienti dal fiume Noce.
 
Infatti, otre a quelli ancora presenti, un altro grosso cumulo di tali rifiuti pieno di plastica vetro e quant’altro è stato prelevato da una ruspa, e portato quasi a dispetto non in discarica, ma proprio sulla spiaggia, sulle piante dei gigli di mare a due metri di distanza dal cartello indicante il divieto di non danneggiare tale pianta protetta.
 
Per tutti questi motivi, considerato che finora sono risultati inutili gli appelli di questa Associazione, ci rivolgiamo direttamente a chi ha il compito di tutelare in base alla L.R. n. 47/2009 e s.m.i. l’area Demaniale dove crescono i Gigli di Mare, che è anche un’area dunale, come evidenziato dall’Autorità di Bacino dell’Appennino Meridionale, più volte segnalata da Italia Nostra, a sua volta protetta per legge e sottoposta altresì alla tutela del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, come ha ricordato non molto tempo fa la stessa Soprintendenza di Cosenza.
 
Per questo ci rivolgiamo ai Carabinieri Forestali, ai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, alla Soprintendenza di Cosenza, all’Agenzia del Demanio, alla Guardia Costiera di Maratea, all’Arpacal , alla Regione Calabria Dipartimento Tutela dell’Ambiente ed al Settore Demanio della stessa, perché ci aiutino a difendere questi luoghi unici per la loro biodiversità che sono considerati invece come aree marginali di nessun valore ed interesse e le iniziative di Italia Nostra come dei veri e propri intralci.
 
Italia Nostra Sezione Alto Tirreno Cosentino
 

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