L’incendio sviluppatosi la scorsa domenica 13 dicembre 2020 in Porto Vecchio è avvenuto in prossimità della Locanda Piccola; un edificio d’inizio novecento da tempo abbandonato, ma di notevole valore architettonico.
Sull’episodio è intervenuta Italia Nostra sezione di Trieste, che da vent’anni si batte per la riqualifica della zona, sollecitando un intervento urgente di messa in sicurezza degli edifici portuali sotto tutela.
“Già da tempo l’associazione aveva manifestato, inviando una lettera alle istituzioni, il timore per la sicurezza del patrimonio storico del Porto Vecchio a causa di frequentazioni di abusivi e del pericolo di incendi e di
danneggiamenti, ha dichiarato Antonella Caroli, Presidente della sezione di Trieste – Il magazzino 8, costruito nel 1861 dalla ditta Naglos Köröski, “è già andato in briciole” negli ultimi anni; e lo stesso magazzino 11, provvidenzialmente recintato dall’Authority giuliana, rimane in stato precario.”
“I fondi europei già stanziati nel 2016 – prosegue la Caroli – erano destinati alla messa in sicurezza (e ora si spera nei nuovi finanziamenti), ma gli eventi dimostrano che si è data maggiore attenzione ai nuovi interventi che al patrimonio storico che aspetta da molti anni di essere considerato in totale emergenza. Si tratta di coinvolgere tutte le istituzioni per la sorveglianza e di accelerare il processo di messa in sicurezza e riqualificazione dell’intero distretto storico portuale soprattutto nel restauro e nel riuso dei grandi edifici monumentali, considerate le frequentazioni improprie che mettono in serio pericolo un patrimonio così importante”.
Per ulteriori approfondimenti:
https://www.italianostra.org/ampliate-le-tutele-al-porto-vecchio-di-trieste/