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Data: 6 Ottobre 2022

Siano potenziate le Soprintendenze

I nuovi piani d’investimento nazionali legati al PNRR incombono quasi come una minaccia sul patrimonio archeologico, paesaggistico e naturalistico dell’Italia e della Calabria in particolare.

Sul territorio italiano c’è il forte rischio che la fretta di cogliere i grandi finanziamenti in arrivo con il PNRR, possa far passare in secondo piano la tutela del Paesaggio e del Patrimonio culturale tutto che evidentemente costituiscono la vera grande ricchezza della Nazione. La logica dei mega investimenti e dei grandi impianti, anche nel campo delle energie rinnovabili, penalizza le piccole imprese e contrasta con i principi stessi della transizione ecologica, nel momento in cui prevale consumo di suolo e la perdita di ecosistemi naturali e biodiversità, a fronte degli obiettivi che avevano piuttosto previsto l’assoluta necessità di preservarli. Minare la nostra identità paesaggistica, culturale e ambientale è quanto di più deleterio si possa fare di fatto disconoscendo che la vera forza, anche economica della Nazione, risiede nella tutela di tanta specificità.

Alla luce della complessità del periodo e data la gravissima carenza di personale in tutti gli uffici pubblici italiani così come in tutte le Soprintendenze (personale di segreteria, geometri, ragionieri, assistenti, disegnatori, restauratori, operai, custodi), ci si chiede come si fa a sperare che le singole sedi periferiche possano funzionare e avere la capacità di far fronte alla gestione dei tantissimi problemi che i territori presentano e sempre più presenteranno.

Che possibilità ha lo Stato di essere realmente incisivo sul futuro dell’immenso patrimonio culturale della nazione se da un lato ha lasciato sguarniti gli uffici periferici del ministero e dall’altro ha permesso che si accentrasse tanto potere decisionale nelle mani di pochissimi Soprintendenti che in molti casi risultano soli a dover affrontare i mille problemi che i territori pongono anche perché afflitti da una politica scarsamente accorta nei confronti degli interessi collettivi?

È a dir poco inquietante che in un momento politico così delicato mentre sono in arrivo con il PNRR risorse economiche mai immaginate e valanghe di progetti su cui pronunciarsi al MIC si sia deciso che in Calabria non venga nominato un direttore del Segretariato Regionale ma che quest’Istituto al quale si devono scelte fondamentali e strategiche per il patrimonio (ad esempio la Commissione regionale per il patrimonio culturale – CoRePaCu – tra gli altri ha il potere di verificare  la sussistenza dell’interesse culturale dei beni; autorizzare gli interventi di demolizione, rimozione definitiva, che richiede alle commissioni regionali, anche su iniziativa della competente Soprintendenza di settore, l’adozione della proposta di dichiarazione di interesse pubblico per i beni paesaggistici; che adotta, su proposta dei Soprintendenti e previo parere della Regione, la dichiarazione di notevole interesse pubblico relativamente ai beni paesaggistici) venga retto ad interim da uno dei tre Soprintendenti operanti in regione.

Sempre nella Regione la Soprintendenza per le province di Catanzaro e Crotone di recente istituzione si trova in condizione di ancora più grande difficoltà in quanto per un territorio costituito da oltre 100 comuni essa non solo manca di una sede propria ma è anche costretta ad operare con funzionari, peraltro, in prestito dalle altre due Soprintendenze della Regione.

Alla luce delle considerazioni esposte e nell’interesse dell’inestimabile patrimonio culturale italiano che abbiamo il dovere di tramandare integro alle future generazioni, si chiede che su tutto il territorio nazionale:

  • con urgenza si forniscano le Soprintendenze del personale tecnico e amministrativo utile per affrontare con professionalità e competenza l’immenso carico di lavoro in arrivo;

in Calabria inoltre:

–       si nomini un Direttore del Segretariato Regionale e si garantisca in particolare che la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Catanzaro e Crotone possa come tutte le altre essere dotata di sedi territoriali e del necessario e indispensabile numero di funzionari, tecnici ed amministrativi per permetterle di garantire il pieno e corretto funzionamento delle sue sedi.

Le Associazioni

 

Italia Nostra – sezioni di Crotone, Reggio Calabria, Catanzaro, Alto Tirreno Cosentino, Cosenza, Soverato-Guardavalle, Casabona, Cirò, Trebisacce, Lamezia Terme.

Gruppo Archeologico di Crotone – del Pollino – Valle dell’Amendolea 

WWF Calabria

LIPU Calabria

Italia Nostra
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