Italia Nostra

Data: 7 Febbraio 2011

Convegno “Achille Fazzari e il palazzo di Catanzaro nel periodo post unitario”

Nell’ambito delle manifestazioni relative al 150° anniversario dell’Unità d’Italia, Italia Nostra onlus, sezione di Catanzaro e il Comune di Catanzaro, il giorno 11 febbraio, alle ore 16,30, preso il palazzo Fazzari, hanno organizzato un convegno dal titolo:

“ACHILLE FAZZARI E IL PALAZZO DI CATANZARO NEL PERIODO POST UNITARIO”. Dopo un breve saluto del sindaco Olivo, dell’assessore alla cultura Antonio Argirò, dell’assessore all’urbanistica Giuseppe Soriero, e dell’avv. Marcello Furriolo, della Fondazione  Politeama, svolgeranno le relazioni il  Prof. Gregorio E. Rubino, università Federico II°, Napoli, che si soffermerà sulla figura di Fazzari come politico e imprenditore  e la Prof. Maria Adele Teti, Università “Mediterranea” di Reggio Calabria che svolgerà il tema delle trasformazioni urbane della città di Catanzaro e del palazzo Fazzari, nel periodo post-unitario.

Il tema, di rilevante interesse nazionale, affronta la problematica relativa al Mezzogiorno, all’interno dello sviluppo più generale del Paese, e le  trasformazioni della città meridionale, dovute allo sviluppo della borghesia, alla necessità di adeguamento delle  dotazioni igienico-sanitarie e di decoro urbano.

La figura di Achille Fazzari, tra i politici meridionali protagonisti e quale imprenditore, offre uno spaccato storico che non è celebrativo, ma oggettivamente esemplificativo delle difficoltà che la regione deve affrontare nella ricerca di una nuova via verso lo sviluppo.

La trasformazione della città di Catanzaro e lo sforzo operato per adeguare le strutture urbane alle nuove funzioni, sono da sfondo alla comprensione delle motivazioni che indussero il Fazzari a realizzare un palazzo che, superando la tradizione locale, tenta di collegarsi alla cultura nazionale ed europea, in voga in quegli anni.

L’obiettivo più generale del convegno è dunque quello di promuovere la riqualificazione del centro storico di Catanzaro, dei suoi beni culturali e del Palazzo Fazzari, in particolare.

Italia Nostra, associazione molto attenta alla salvaguardia dei centri storici, appoggia e si fa promotrice di una raccolta di firme per l’acquisizione al patrimonio comunale del palazzo. Un progetto avviato, ormai da qualche tempo, dall’amministrazione comunale e dal sindaco Rosario Olivo, che intende adibire i locali a polo culturale d’eccellenza.

Il Palazzo Fazzari, che ha visto progressivamente deteriorare le strutture edilizie, mantenute in vita da isolati interventi di privati, necessita di importanti restauri sia in rapporto alle strutture edilizie che alle opere pittoriche interne.

Gli affreschi di Federico e Enrico Andreotti, apprezzati decoratori d’interni l’uno e “ingegnere” il secondo, già nel 1874, possono ritenersi, nell’ambito della storiografia di fine secolo, importanti cicli pittorici. Questi autori, sono stati infatti, rivalutati dalla critica d’arte recente, quali esponenti di quella cultura che si sviluppa, in particolare a Firenze, a cavallo tra la cultura neo-classica e  dell’Impressionismo internazionale. Negli apporti pittorici più tardi, dovuti con molta probabilità, poiché non esistono documenti certi, a Basilio Frangipane, sono anche evidenti influssi eclettici e liberty: opere che nell’insieme illustrano sufficientemente un periodo tra i più complessi e ricchi di inventiva, di transizione all’arte moderna e contemporanea.

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