Ex Parco Conigli: Italia Nostra Massa scrive al Sindaco. In una lettera molto intensa enuncia la grave situazione di abbandono vissuta ora dalla zona. Ecco il testo:
A distanza di vari mesi (circa 12) dalla strage di alberi all’ex Parco dei conigli e dopo varie promesse di ripiantumare due piante per ogni abbattuta, poco o nulla é stato fatto e l’area si presenta ancor oggi nel più evidente stato di abbandono.
Spesso si vedono residenti e turisti fermarsi ad osservare il disordine ed il degrado e scuotere la testa ricordando quando il parco era attivo e aperto per la gioia dei bambini.
E come non ricordare ancora prima quando il parco era di proprietà e gestione del Gruppo Sportivo Ricreativo Olivetti, non solo pulito, ordinato e ben gestito, ma anche volutamente aperto a tutti i cittadini, secondo la visione etica e sociale di Adriano Olivetti.
Sig. Sindaco, nell’invitarla a far rispettare le ordinanze degli Enti pubblici emesse a suo tempo per la tutela ambientale e le promesse fatte dalla proprietà, riteniamo utile ricordare che il Parco era arredato principalmente da pini domestici o “pinus pinea” e pertanto sarebbe buona cosa ripristinare l’ambiente primario principalmente con questa pianta storica. Infatti il pinun pinea vive nelle zone costiere mediterranee da quasi 6000 anni e si caratterizza nel nostro paesaggio toscano raggruppandosi in boschi e pinete dove vive in associazione con altre piante mediterranee. Per la nostra storia locale dobbiamo ricordare i vasti rimboscamenti effettuati dalla casa ducale e dai privati conti Del Medico a Carrara e Guerra a Massa che, nei primi anni dell’ottocento misero a dimora migliaia di piante a ridosso del litorare per attenuare i venti salmastri e creare nelle così dette “marinelle” le condizioni opportune per quelle che diventaranno le più importanti produzioni di aglio e cipolle di tutta l’Italia.
Inoltre ricordiamo che il pino domestico é utilizzato anche per i suoi pinoli commestibili e molto richiesti fin dalla preistoria.