Italia Nostra

Data: 3 Luglio 2023

Il Restauro possibile: una proposta per il Porto Vecchio

 

Gli unici restauri degli edifici di archeologia industriale finora realizzati in Porto Vecchio sono quelli del Magazzino 26, della Centrale Idrodinamica e della Sottostazione Elettrica, tutti attuati su iniziativa e con fondi pubblici, e grazie all’intervento di salvaguardia operato per anni da Italia Nostra. Da molto tempo si attendono investitori privati che credano nel restauro e nel riuso dei magazzini, per insediarvi attività compatibili con la salvaguardia del distretto storico portuale.

Un’importante istituzione culturale privata ungherese, l’Art Quarter Budapest (AQB), intende ora riproporre a Trieste, per continuare ed estenderla, un’iniziativa già realizzata con successo nella capitale ungherese, dove l’AQB gestisce, negli spazi restaurati dell’ex birrificio Haggenmacher, un centro artistico che ospita atelier, mostre d’arte contemporanea, studi di registrazione, laboratori, sale per esposizioni, sale prove, spazi comunitari, ma anche eventi di letteratura, performances teatrali e musicali.

Per realizzare questo obiettivo l’AQB ha individuato due strutture, entrambe vincolate dalla Soprintendenza: il magazzino 27/b, che attende un urgente restauro conservativo, e la rimessa per le locomotive, mostrando così di credere nel restauro e nel riuso dei beni storici del Porto Vecchio.

Alla conferenza stampa è presente un’importante rappresentanza della struttura culturale ungherese, composta da Wolfgang Bartesch, promotore e referente; Zsolt Miklosvölgyi, prossimo curatore di Art Quarter e caporedattore di Artportal Ungheria; Rebeka Tóth, assistente curatrice alla galleria Portikus di Francoforte, candidata curatrice per il Center for Curatorial Studies di New York; Antonio Stanai, collaboratore di Wolfgang Bartesch.

La presenza a Trieste dei promotori dell’iniziativa in Porto Vecchio è l’occasione per discutere del “restauro possibile” dei magazzini storici: come coniugare la salvaguardia delle testimonianze di un passato industriale-portuale, di altissima valenza storico-architettonica, con la rivitalizzazione del vecchio scalo portuale secondo finalità di interesse generale per la città, come quella proposta dall’istituzione culturale ungherese.

 

ART QUARTER BUDAPEST

A Budapest nell’edificio che per 150 anni ha fatto parte di un birrificio (ex Haggenmacher), oltre dieci anni fa è stato realizzato un centro artistico che ospita atelier, mostre d’arte, studi di registrazione, sale di esposizione e spazi per convegni. Un’operazione che ha consentito di acquisire preziose conoscenze sul restauro e sulla “reinvenzione” dei monumenti industriali per destinarli a un uso artistico-culturale.

Sono oltre una cinquantina gli artisti ungheresi di arti visive e dell’industria della creatività che da anni hanno trovato in questo complesso industriale una sede per le loro attività. L’edificio ospita inoltre una galleria no-profit, dove vengono organizzate mostre di arte contemporanea e corsi di educazione artistica, anche a livello internazionale.

Tra i programmi culturali dell’ Aqb Project Space figurano inoltre concerti, spettacoli, letture, proiezioni di film, workshop e persino eventi gastronomici.

Oltre agli spazi per gli artisti, l’ex birrificio restaurato accoglie architetti, urbanisti, musicisti, letterati, attività di design e anche un centro di ricerca sulle tecnologie legate al suono.

Dal 2013 AQB gestisce inoltre un programma che ha ospitato più di un centinaio di artisti da ogni parte del mondo, i quali possono risiedere per i periodi delle loro performances. Si è creata così una comunità internazionale che coinvolge un’ampia varietà di artisti della scena musicale, delle arti applicate, della danza e delle arti visive. Due volte all’anno, nell’ambito del festival “Aqb Open House”, il complesso viene aperto al pubblico, che può così visitare i numerosi ambienti ed assistere ad eventi incentrati sul rapporto tra arte e tecnologia.

Infine, ma non meno importante, il fatto che lo sviluppo di questo centro culturale ha avuto come effetto anche quello di avviare un processo di rigenerazione degli edifici del circondario, nella zona di Budapest chiamata “cintura della ruggine”, per i quali sono stati intrapresi lavori di restauro e che già ospitano workshops e spazi per eventi.

 

AQB – note

Nel quadro di un’iniziativa volta al coinvolgimento attivo e alla partecipazione da parte della cittadinanza locale, Art quarter Trieste ha portato avanti un lavoro di audience development per recepire le istanze locali in ambito culturale e di sviluppo di spazi comunitari. Abbiamo riscontrato un forte interesse a livello di contenuti da parte di un pubblico eterogeneo.

Ci è stata sottolineata la volontà di disporre di uno spazio di aggregazione senza fini di lucro; di poter disporre di una piattaforma fisica, oltre che di idee, dove attività culturali ed associazionistiche dialoghino in sinergia con società e imprese creative e non.

Allo stesso tempo molti hanno argomentato a favore della presenza, in un area centrale della città, di un luogo aperto a tutti – senza distinzione alcuna – che comprenda aree verdi e di ridotto impatto ambientale. Un ulteriore aspetto, emerso durante i lavoro di contatto e ascolto del pubblico triestino, è stato la volontà di poter esprimere i caratteri insiti nella città: dialogo tra le diverse realtà e culture, la collaborazione trans-frontaliera e la valorizzazione del suo patrimonio architettonico e culturale.

Il panorama culturale triestino si presenta come non coeso e carente di infrastrutture dove poter maturare il proprio lavoro e collaborare con altre realtà cittadine ed estere.

Nondimeno siamo consci della presenza di diverse piccole e non realtà culturali cittadine che non dispongono di un centro dove il loro lavoro posso svilupparsi ulteriormente e dove poter entrare in un contatto costruttivo con altre realtà italiane ed europee.

Ai fini di un processo trasparente e di crescita individuale e collettiva, Art quarter Trieste vuole promuovere attraverso la sua iniziativa l’elaborazione di pratiche partecipative e di ascolto della città e del suo entroterra, nella convinzione che ciò possa produrre una crescita culturale e comunitaria di Trieste.

per leggere la news sulla stampa: cliccare qui

 

Ci daresti una mano?

Regalati la tessera di Italia Nostra e donala ai tuoi amici per proseguire una storia lunga oltre 65 anni di iniziative, progetti e battaglie per il Paese.

Italia Nostra
My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy