Italia Nostra

Data: 24 Novembre 2023

Italia Nostra: NO alla realizzazione dell’impianto eolico denominato “Del Giudice”

Italia Nostra da sempre si batte per la salvaguardia del paesaggio italiano preso d’assalto, ogni giorno di più, da insediamenti industriali eolici che – ineffabilmente – vengono definiti “parchi”. Pur riconoscendo la necessità delle energie alternative, noi riteniamo che il loro uso non debba e non possa essere indiscriminato e a discapito di un valore importante come il paesaggio. Il paesaggio, d’altronde, è la grande ricchezza del nostro Paese, la fonte della sua identità e della cultura nazionale. Italia Nostra lo difende e lo promuove in molti modi: dalle numerose azioni legali a difesa del territorio minacciato da interventi devastanti, ai viaggi di studio, alle iniziative di monitoraggio e di proposta per una migliore tutela. Insomma: il paesaggio è un bene culturale e ambientale che va tutelato, salvaguardato – come sancito dall’art. 9 della Costituzione Italiana. Il progetto di insediamento industriale eolico denominato “Del Giudice” interessa una delle aree più importanti della provincia di Agrigento dal punto di vista ambientale e paesaggistico. Sottolineiamo la presenza di specie faunistiche e vegetali di rilevante interesse naturalistico.

L’impianto previsto insiste nei territori dei comuni di Sambuca di Sicilia, Menfi, S. Margherita Belice e Contessa Entellina nell’Agrigentino, ma l’entità e la dimensione degli aerogeneratori coinvolgerebbe un territorio molto più ampio, interessando anche parte delle provincie di Trapani e Palermo. Ormai è noto: l’energia eolica può comportare numerosi impatti negativi, diretti e indiretti, sul territorio: dissesto idrogeologico, mutamento del microclima, frammentazione degli habitat, disboscamento, modifica dei flussi migratori. Un impianto eolico non è fatto solo da turbine posizionate sul terreno, ma dall’adeguamento delle strade esistenti (larghezza minima 4,50 metri), realizzazione di nuove strade, scavi per decine di chilometri per la posa dei cavidotti (nel caso specifico 25,8 chilometri), nuove linee elettriche aeree, cabine, piazzole, torri anemometriche, illuminazione delle turbine per la sicurezza aerea. L’intervento denominato “Del Giudice” prevede la realizzazione di presunti: a) 9 aerogeneratori, ciascuno di altezza complessiva di ben 200 metri e un diametro rotore di ben 170 metri per una potenza totale di 50,4 MW; b) circa 25,8 chilometri di scavo per elettrodotti; c) 3.585 metri quadri per piazzola di montaggio.

Tutto questo comporterà, inevitabilmente, l’alterazione della morfologia dei luoghi e la frammentazione delle compattezze dei pendii, come è già avvenuto tra la contrada Misilbesi e il Lago Arancio, in territorio di Sambuca di Sicilia, come conseguenze della realizzazione di un altro impianto eolico. In una zona come quella interessata dall’impianto denominato “Del Giudice”, a vocazione turistica, l’integrità e la ricchezza paesaggistica e naturalistica è fondamentale: il Comune di Sambuca di Sicilia, nel 2015, è stato eletto “Borgo dei Borghi”. La zona interessata dall’intervento coincide, inoltre, con una delle rotte migratorie di volatili come l’airone cenerino, l’alzavola, il chiurlo, il codone, ecc., che utilizzano come luogo di sosta il Lago Arancio nel territorio di Sambuca di Sicilia. Lago che, nel 2000, è stato assegnato in gestione alla LIPU, che ha istituito e realizzato un’oasi naturalistica.

L’area è caratterizzata anche dalla fiorente produzione agricola, principalmente di tipo vitivinicola. La zona oggetto dell’intervento investirebbe anche diverse aree d’interesse archeologico (già classificate ai sensi dell’art. 142 lettera m, dal codice dei Beni Culturali e del Paesaggio) ed è prossima visivamente all’insediamento archeologico di notevole valore di Monte Adranone, (classificato, ai sensi dell’art. 10 del Codice, “Bene Culturale”).

Nel cuore dell’area dove è previsto l’impianto eolico esistono anche consolidate attività di tipo agrituristico, di grande qualità, che subirebbero un notevole, inevitabile danno. Inoltre, sono in corso di realizzazione, nella vecchia Stazione ferroviaria della Gulfa, adiacente all’area interessata, lavori (con un investimento finanziario pubblico del GAL Valle del Belice di circa 500.000 euro) per la riconversione della stessa Stazione ferroviaria in “Centro fieristico” per i prodotti agroalimentari della zona.

Varrà inoltre la pena ricordare che quanto finora realizzato dalle comunità costituisce uno dei più riusciti modelli di valorizzazione paesaggistica e di turismo sostenibile. Per quanto detto, dunque, l’associazione nazionale Italia Nostra esprime la propria ferma contrarietà alla realizzazione dell’impianto eolico, in uno dei territori più belli, fertili e ricchi della Sicilia occidentale. Siamo ovviamente lieti della reazione, forte e immediata, da parte delle popolazioni locali, contro l’ennesimo, possibile danno al paesaggio e all’economia di un territorio.

Antonella Caroli, Presidente nazionale Italia Nostra

Leandro Janni, Presidente regionale Italia Nostra Sicilia

Michele Campisi, Segretario generale di Italia Nostra

Calogero Segreto, Presidente Sezione Italia Nostra di Sciacca

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