Italia Nostra

Data: 4 Agosto 2010

166 ettari di fotovaoltaico ENEL a Leri Covour? No grazie

Notizie recenti riportano in proprietà Enel 166 ettari di terreno della località di Leri Cavour – antico borgo agricolo situato nel Comune di Trino Vercellese e ora in totale degrado – acquistati nel 2008 dalla Società Agricola Trino, che dichiarò di voler riportare la coltivazione a risaia nelle terre in cui, proprio per questo, il conte Camillo Benso di Cavour aveva fatto scavare una fitta rete di canali irrigui. Negli anni Ottanta era qui sopravvenuta l’Enel con il progetto, poi fallito, della centrale nucleare, che fortemente contrastammo e che mai vorremmo ritornasse in auge, considerati i rischi e le diseconomie.
Italia Nostra, che sul tema tenne in Trino Vercellese nel 2004 un partecipatissimo convegno pubblico (“Un monumento da salvare: il borgo di Leri Cavour”), si è battuta perché in Leri rimanessero ad uso agricolo tutti i terreni di contesto al borgo e alla casa di Cavour e che questa e quello fossero finalmente riscattati dal colpevole abbandono in cui erano stati lasciati dall’immobiliare dell’ENEL (società Trieste). Dopo l’acquisto sopravvenuto da parte del Comune di Trino è tuttavia rimasto il degrado, mentre si sono fatte avanti nuove mire. La Società Agatos Green Power Trino agenzia di Enel Energia, infatti, sembra ora avanzare il progetto di un megaimpianto fotovoltaico da 74 megawatt sui 166 ettari di territorio agricolo, prima venduti a prezzo irrisorio e ora ricomprati con ben altro esborso. Italia Nostra è tra i sostenitori delle energie rinnovabili, ma ritiene debba considerarsi prioritaria la giusta localizzazione degli impianti: al fotovoltaico dice no quand’esso sottragga terreni alla coltivazione, specie in terreni ad alta fertilità, e quando comprometta il paesaggio.
Questo Consiglio interregionale richiama quindi, sul punto, l’attenzione della Regione Piemonte, dal cui assessore competente proprio recentemente è stato convocato, assieme alle altre associazioni ambientaliste, per dare un contributo circa le “regole” da proporre nel rilascio di concessioni per impianti fotovoltaici. La funzionaria incaricata ci ha parlato di 149 procedure autorizzative aperte e della volontà della Giunta regionale di stabilire quanto prima le “linee guida” per escludere le localizzazioni improprie. Chiediamo quindi che si faccia salva la destinazione agricola del territorio di Leri – come anche di tanti altri –, sottraendolo a meccanismi speculativi che inficierebbero una sana economia di conduzione.

Il Presidente del Consiglio Interregionale Piemonte-Valle d’Aosta
Giovanni Reina

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