È ufficiale: il progetto della pista da bob a Cortina per le OLIMPIADI invernali 2026, è fallito. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, in occasione del suo intervento dal palco della 141esima Sessione del Comitato Olimpico Internazionale (Cio) che si sta svolgendo a Mumbai in India ha dichiarato che le gare di bob, slittino e skeleton non si faranno a Cortina d’Ampezzo.
Ha vinto il buon senso ed hanno vinto le associazioni e i Comitati ambientalisti del Cadore che ormai da anni si battevano contro questa struttura denunciandone l’insostenibilità economica, sociale ed ambientale.
Ha vinto la Sezione di Italia Nostra di Belluno che, grazie alla competenza e alla tenacia della sua Presidente prof. Giovanna Ceiner, ha strenuamente portato avanti l’opposizione a questo progetto, fattivamente sostenuta dal Consiglio Regionale Veneto di IN. Si è strenuamente battuta, prima per la salvaguardia della pista storica (Giochi del 1956) riuscendo a salvare alcuni tratti rappresentativi del vecchio tracciato, poi contro la realizzazione della nuova struttura sportiva segnalando in particolare la totale assenza di Valutazioni Ambientali ed il previsto abbattimento di 500 larici ai piedi della Tofana.
Innumerevoli gli articoli, le manifestazioni le sollecitazioni alla politica, agli organi istituzionali regionali e nazionali. Non da ultimo, le coraggiose azioni legali intraprese contro questa opera costosissima e insostenibile.
Dopo le devastazioni ambientali dei Mondiali di sci 2021 che hanno ridotto tratti rilevanti delle Tofane in aridi ghiaioni, si è evitato un ulteriore scempio alla conca d’Ampezzo.
La partita non è chiusa: molte opere impattanti sono previste a corollario delle attività sportive mentre attorno alle Olimpiadi invernali si è aperto un ampio dibattito, in primis con le considerazioni collegate al cambiamento climatico, espresse dallo stesso Presidente del CIO, Thomas Bach.
Antonella Caroli
Presidente di Italia Nostra