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Il “Castello” dei Lercaro ad Ovada (AL)

Autore segnalazioneLa precedente segnalazione è stata effettuata il 25 marzo 2018 dalla sezione di Aqui Terme di Italia Nostra – aquiterme@italianostra.org
Data aggiornamento15/10/2021
Denominazione beneIl "Castello" dei Lercaro ad Ovada (AL)
RegionePiemonte
ProvinciaAlessandria
ComuneOvada
LocalitàLercaro
IndirizzoStrada Lercaro
Indirizzo di georeferenziazione (da Google MAPS) 44.658348, 8.662275
CategoriaBeni culturali
Categoria specialistica bene culturalePalazzo, Villa
Inserire immagine alessadria.jpg
Descrizione immagineIl "Castello" dei Lercaro ad Ovada: vista del bene all'interno del contesto
Inserire immagine Alessandria1.jpg
Descrizione immagineIl "Castello" dei Lercaro ad Ovada: dettaglio dell'ingresso principale
Descrizione generale del beneIl cosiddetto Castello dei Lercaro nasce come una residenza signorile di villeggiatura situata nelle campagne di Ovada (AL), su di un altopiano al confine con i territori di Silvano d’Orba e Tagliolo Monferrato.

La sua prima edificazione è legata alla figura di Francesco Lercaro, nobile genovese, che la fece costruire intorno al 1570 su uno dei vasti appezzamenti agricoli da lui acquistati nel territorio di Ovada. Qui sorgeva già un’antica torre di guardia, databile intorno al XIV secolo, ed utilizzata per la riscossione del pedaggio in un luogo estremamente strategico, a pochi metri dalla sponda destra del torrente Orba e in un punto dove si incontravano i confini di tre diversi stati: la Repubblica di Genova, lo Stato di Milano e quello di Monferrato. La torre fu inglobata all’interno di questa grande villa, probabilmente più volte rimaneggiata, la quale, ricalcando lo schema di altri palazzi nobiliari genovesi costruiti alla fine del XVI secolo, risulta essere composta da un nucleo centrale, ai cui estremi si trovano due corpi turriti (uno è rappresentato proprio dall’antica torre). Perpendicolarmente a questi si innestano altri due bracci laterali. In alzato si sviluppa su tre livelli e la copertura a falde con struttura in legno è coperta da tegole in laterizio.

In origine, l’ingresso avveniva mediante un ampio scalone e, all’interno, il nucleo centrale dell’intero edificio era costituito da un ampio salone coperto a volta a cui si affiancavano circa cinquanta ambienti, tra i quali si distingueva una piccola cappella intitolata al Bambino Gesù.

Alla morte del Lercaro, poiché questi non aveva eredi, donò, per via testamentaria, l’imponente villa fortificata a suo cugino Giovan Carlo Imperiale, con l’obbligo di assumere il cognome Lercaro. Avvenne, quindi, un primo passaggio di proprietà che, per vie ereditarie e matrimoniali, portò “La Lercara” a diventare, nel XIX secolo, proprietà della famiglia Franzoni, a cui apparteneva la Marchesa Battina la quale, alla sua morte, la donò alla comunità chiedendo che diventasse un ospizio per gli anziani e gli infermi della città. Tale nuova destinazione d’uso comportò una serie di lavori di adeguamento impiantistico che, in parte, modificarono la scansione degli ambienti sopra descritta attraverso l’inserimento di disimpegni e servizi.

Il Castello dei Lercaro, per diversi anni, ha avuto tale funzione ma, da tempo, è ormai in stato di abbandono e fortemente degradata.
Presenza di elementi di pregioIl bene, seppur fortemente modificato, conserva ancora alcuni elementi di pregio come alcuni ritratti della famiglia Franzoni Lercaro, alcune antiche carte geografiche e gli stemmi del casato. A questi si affianca la cornice bugnata di uno degli ingressi.
Interesse culturale del bene (c.d. vincolo)
Tipo interesseIl bene possiede un interesse culturale dichiarato (vincolo) secondo quanto definito dall' art. 21 della L. 1089/1939. I vincoli su tale immobile sono stati apposti il 19-05-1977 e trascritti in conservatoria il 07-09-1977 ai numeri 2483, 2487, 2486, 2484, 2482, 2485.
Interesse pubblico del beneIl bene possiede un notevole interesse pubblico sia perché costituisce un notevole esempio di villa cinquecentesca sia perché, nel corso della sua lunga storia, è stata anche ospizio per gli anziani poveri della città di Ovada e, quindi, la sua esistenza è strettamente legata al territorio e ai suoi cittadini.
Periodo di realizzazioneXVI secolo
Funzione in passatoIl bene nasce come villa di campagna del nobile genovese Francesco Lercaro e ingloba al suo interno un’antica torre di guardia utilizzata per la riscossione del pedaggio, databile intorno al XIV secolo.

Il "Castello" continuò ad avere la sua funzione di residenza signorile estiva fino al 1872 quando la Marchesa Battina Franzoni Lercaro la donò alla comunità chiedendo che diventasse un ospizio per gli anziani e gli infermi della città.
Elementi di rilievo dal punto di vista storico-documentaleIl bene si colloca all'interno del filone delle ville di campagna genovesi della fine del XVI secolo ed ingloba al suo interno un ben più antico manufatto rappresentato da una torre trecentesca un tempo utilizzata per la riscossione del pedaggio in un territorio posto al confine tra la Repubblica di Genova, lo Stato di Milano e quello di Monferrato.
Nome autoreMaurizio
Cognome autoreParenti
TitoloVie, Strade e Piazze della nostra Ovada
Anno1992
Casa editriceAccademia Urbense
Nome autorePaolo
Cognome autoreBavazzano
TitoloUn patrizio genovese in ozio alla Lercara con il pensiero rivolto alle faccende della Serenissima
Anno2018
Casa editriceAccademia Urbense
InUrbs Silva et Flumen
Sito/URLhttp://vincoliinrete.beniculturali.it
Sito/URLhttps://www.fondoambiente.it/luoghi/castello-di-ovada?ldc
Stato di conservazionePessimo
Motivazioni del degradoAspetti strutturali (crolli), Superficiali (vegetazione), Superficiali (mancanza di intonaco.), Generali (abbandono), Uomo (finestre rotte)
Descrizione dello stato di conservazioneIl bene manifesta un pessimo stato di conservazione legato essenzialmente allo stato di abbandono e alla mancanza di manutenzione. Il tetto appare crollato in più parti e manca l'intonaco in alcuni punti. Molte parti sono, inoltre, ricoperte dalla vegetazione infestante e alcune porzioni interne sono in stato di crollo.
ProprietàSoggetto privato
Funzione attuale del beneIl bene è in stato di abbandono.
E’ raggiungibile da una strada?
E’ possibile avvicinarsi?
E’ possibile accedere all’interno?No
IndicazioniIl bene è raggiungibile attraverso la Strada Lercaro e la Strada Novi attraverso le quali è messo in comunicazione con il centro abitato di Ovada.

Il bene è inaccessibile poiché di proprietà privata e fortemente danneggiato.
E' aperto al pubblico?No
Altre notearch. Angela Lato

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