Autore segnalazione | Segnalazione della Sezione di Firenze di Italia Nostra – firenze@italianostra.org |
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Data aggiornamento | 02/10/2021 |
Denominazione bene | Abbazia di S. Salvatore e S. Lorenzo detta Badia a Settimo (FI) |
Regione | Toscana |
Provincia | Firenze |
Comune | Scandicci |
Indirizzo | Via S. Lorenzo a Settimo, 19, 50018 Scandicci FI |
Indirizzo di georeferenziazione (da Google MAPS) | 43.780587161635374, 11.144834439000865 |
Categoria | Beni culturali |
Categoria specialistica bene culturale | Affresco, Complesso monumentale, Convento, Edificio adibito al culto, Scultura |
Inserire immagine | 1024px-Badia_a_settimo_esterno_012.jpg |
Descrizione immagine | Vista della chiesa e del campanile della Badia a Settimo |
Inserire immagine | Badia-a-Settimo-Italia-Nostra.jpg |
Descrizione immagine | Fotografia del campanile |
Inserire immagine | scandicci.jpg |
Descrizione immagine | Immagine del prospetto laterale della chiesa |
Descrizione generale del bene | La Badia a Settimo è un grande complesso che sorge in una riserva naturale, a poca distanza dalle rive dell'Arno ed è composta da diversi edifici articolati attorno all'abbazia e ai due chiostri di forma quadrangolare. La chiesa è a tre navate divise da arcate su pilastri con il profondo presbiterio voltato a botte, mentre l'aula ha la copertura a capriate. All'esterno la facciata è del tipo a salienti, con la porzione centrale delimitata da paraste e forata in asse dal portale d'ingresso incorniciato e, superiormente, dall'oculo maggiore e da quello più piccolo; ai lati si aprono i portali minori sormontati dalle finestre ad arco ribassato. Sul fianco sinistro si eleva il campanile, su tre registri di monofore e bifore, concluso dalle aperture arcate e dal coronamento a beccatelli. Oltre al chiostro quadrato circondato dal portico ad arcate a tutto sesto, alle spalle della chiesa sono collocati altri edifici a servizio del complesso abbaziale, distribuiti in modo da formare un insieme articolato di corti interne, con orti e spazi verdi. Questa parte, attualmente in stato di degrado, è quella che necessita maggiormente di un intervento di restauro. |
Presenza di elementi di pregio | La facciata presenta il rosone e il coronamento in cotto. Nella navata, le capriate lignee di copertura sono dipinte; nel coro, la trabeazione è decorata con il fregio in terracotta invetriata policroma di Benedetto Buglioni (1461-1521). I grandi altari barocchi laterali sono in pietra, mentre l'altare maggiore è un mirabile esempio del commesso in pietre dure. Sono custodite la tavola Martirio di san Lorenzo di Domenico Buti (1547-1590), due medaglioni raffiguranti L'Angelo e l'Annunziata di Domenico Ghirlandaio (1448-1494) e il tabernacolo di Giuliano di Maiano (1432-1490). La cappella di San Quintino è rivestita di affreschi di Giovanni da San Giovanni (1592-1639), mentre quella di San Jacopo dal ciclo affrescato del Maestro di Santa Cecilia (XIV secolo). Nella cripta, le colonne di spoglio hanno basi di tipo attico, fusti in granito e capitelli con decorazioni arcaiche. Nell'abbazia sono custoditi due busti reliquiario della metà del XIV secolo. Nell'ex monastero, con il chiostro grande del XV secolo, sono presenti: il portale in cotto fiancheggiato da due bifore, l'affresco quattrocentesco Madonna col Bambino, la Sala dei Conversi divisa in tre navate dalle colonnine, gli affreschi attribuiti a Giovanni da San Giovanni e la terracotta in stile robbiano. |
Interesse culturale del bene (c.d. vincolo) | Sì |
Tipo interesse | L'abbazia, con numero identificativo 186249 e denominazione “Badia di S. Salvatore a Settimo”, risulta un'architettura “di interesse culturale dichiarato”. Il bene è vincolato ai sensi: della L. 1089/1939 art. 71 con vincolo del 21-08-1995; della L. 364/1909 art. 5 con vincolo del 29-05-1913; della L. 1089/1939 art. 21 con vincolo del 27-10-1998. Il campanile, con numero identificativo 154762 e denominazione “Campanile di San Salvatore a Settino”, risulta “di interesse culturale non verificato”. Ente competente: Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato. |
Allega documento. L’allegato è riferito a documentazione ufficiale riferita al vincolo/descrizione dell’interesse culturale. | vincoliinrete.pdf |
Interesse pubblico del bene | La Badia di San San Salvatore e San Lorenzo a Settimo, una volta inserita in un contesto paesaggistico di altissimo valore e oggi piuttosto degradato, costituisce un esempio prezioso di architettura benedettina, facendo parte delle cinque abbazie disposte nei dintorni di Firenze secondo i punti cardinali: a nord la Badia Fiesolana, a ovest la Badia a Settimo, a sud l'abbazia di San Miniato, a est la Badia a Ripoli e al centro la Badia fiorentina. Il complesso, inoltre, ospita delle pregevoli opere d'arte, realizzate da alcuni dei più alti esponenti artistici di epoca rinascimentale e barocca di area toscana. |
Periodo di realizzazione | X-XVIII secolo |
Funzione in passato | Su delle preesistenze, i conti Cadolingi fecero fondare nel 1004 l'abbazia dai benedettini cluniacensi. Arricchitosi con donazioni nel corso dell'XI e XIII secolo, nel 1236 per ordine di papa Gregorio IX il complesso accolse i Cistercensi dell'abbazia di San Galgano, i quali intrapresero grandi lavori di ampliamento, con la sopraelevazione del pavimento e delle navate. Fortificato in epoca successiva, il complesso subì delle trasformazioni in epoca barocca. Dal 1871 sono intrapresi dei restauri per il consolidamento della chiesa, mentre il monastero era stato già acquisito da privati dal 1783. Nel 1944, il campanile è demolito da un bombardamento ed è ricostruito nel 1957 nelle stesse forme. |
Elementi di rilievo dal punto di vista storico-documentale | Si ricorda che l'episodio accaduto il 13 febbraio 1068, quando di fronte alla chiesa si tenne la prova del fuoco di Pietro Igneo, per dimostrare la rettitudine dei Vallombrosani e la corruzione del vescovo Pietro Mezzabarba. |
Nome autore | Marco |
Cognome autore | Gamannossi |
Titolo | L'abbazia di Settimo e Firenze tra XI e XIII secolo: testimonianze storico-artistiche di un destino comune |
Anno | 2016 |
Codice ISBN | ISBN 978-88-7461-310-6 |
In | in Firenze prima di Arnolfo- retroterra di grandezza, Atti del ciclo di conferenze, Firenze 14 gennaio 2014- 24 marzo 2015, a cura di Timothy Verdon; Mandragora, Firenze |
Nome autore | Marco |
Cognome autore | Gamannossi |
Titolo | L'abbazia di San Salvatore a Settimo- un respiro profondo mille anni |
Anno | 2013 |
Casa editrice | Edizioni Polistampa |
Nome autore | Marco |
Cognome autore | Frati |
Titolo | Chiesa romaniche della campagna fiorentina. Pievi, abbazie e chiese rurali tra l'Arno e il Chianti |
Anno | 1997 |
Casa editrice | Editori dell'Acero |
Codice ISBN | ISBN 88-86975-10-4 |
Nome autore | Renato |
Cognome autore | Stopani |
Titolo | Il contado fiorentino nella seconda metà del Duecento |
Anno | 1979 |
Casa editrice | Salimbeni |
Nome autore | Italo |
Cognome autore | Moretti |
Titolo | Architettura romanica religiosa nel contado fiorentino |
Anno | 1974 |
Casa editrice | Salimbeni |
Sito/URL | http://vincoliinrete.beniculturali.it/VincoliInRete/vir/bene/dettagliobene186249 |
Sito/URL | http://vincoliinrete.beniculturali.it/VincoliInRete/vir/bene/dettagliobene154762 |
Sito/URL | http://web.rete.toscana.it/Fede/index.htm |
Sito/URL | https://badiadisettimo.it/index.html |
Sito/URL | https://www.italianostra.org/archivio/comunicati/italia-nostra-sulla-badia-a-settimo-scandicci-riacquista-la-sua-unita-strutturale-dopo-quasi-due-secoli-e-mezzo/ |
Sito/URL | https://www.youtube.com/watch?v=7VDlsjFn-3E |
Sito/URL | http://www.scandiccicultura.it/patrimonio-culturale/abbazia-di-badia-a-settimo.html |
Stato di conservazione | Pessimo |
Motivazioni del degrado | Aspetti strutturali (fratture), Aspetti strutturali (crolli), Aspetti strutturali (mancanza di tetto), Superficiali (umidità), Superficiali (vegetazione), Superficiali (mancanza di intonaco.), Generali (abbandono) |
Descrizione dello stato di conservazione | Allo stato attuale, tutta la parte di proprietà ecclesiastica è stata sottoposta a un accurato lavoro di recupero e restauro. Diversamente, gli ambienti del monastero, alienati nel 1783 e solo recentemente tornati di proprietà del complesso abbaziale, versano in più grave stato di degrado, soprattutto da un punto di vista ambientale, avendo perso l'originaria omogeneità con la chiesa. |
Proprietà | Soggetto privato |
Tipologia soggetto privato | Ente ecclesiastico |
Funzione attuale del bene | La chiesa è adibita al culto e aperta in talune occasioni alle visite. Gli ambienti del monastero sono invece in stato di abbandono. |
Eventuali progetti finalizzati al recupero/riutilizzo: | Nel 2019, grazie a un finanziamento dell'azienda Savino Del Bene S.p.a. dell’imprenditore Paolo Nocentini, è stato possibile riunificare il complesso dell'abbazia, definito dalla chiesa e dal monastero. In questa occasione, sono state avviate delle opere di restauro e di bonifica degli ambienti del monastero. |
Eventuali proposte di riutilizzo: | Si è intrapresa una campagna di raccolta fondi per la riabilitazione del luogo come sito di Fede e di Spiritualità. |
E’ raggiungibile da una strada? | Sì |
E’ raggiungibile da un sentiero? | Sì |
E’ possibile avvicinarsi? | Sì |
E’ possibile accedere all’interno? | Sì |
Indicazioni | La chiesa è accessibile su prenotazione, il monastero è invece in fase di restauro. |
E' aperto al pubblico? | Sì |
Altre note | revisionatore scheda arch. Gilberto De Giusti |
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