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Villa dei conti Trento di Dolegnano

Autore segnalazioneSegnalazione della Sezione Udine di Italia Nostra - udine@italianostra.org
Data aggiornamento01/03/2022
Denominazione beneVilla dei conti Trento di Dolegnano
RegioneFriuli-Venezia Giulia
ProvinciaUdine
ComuneSan Giovanni al Natisone
LocalitàDolegnano
IndirizzoVia dell’Abbazia, 1
Indirizzo di georeferenziazione (da Google MAPS) 45.98541, 13.421991
CategoriaBeni culturali
Categoria specialistica bene culturaleVilla
Inserire immagine Dolegnano-Villa-Trento-1980-disegno-A.-Pontini-1.jpg
Descrizione immagineDolegnano, Villa Trento 1908, disegno A. Pontini.
Inserire immagine Dolegnano-Villa-Trento.-Copy-Fondo-Assirelli.jpg
Descrizione immagineFoto fondo Assirelli della Carigo (che si ringrazia per la gentile concessione) – Gorizia (1985 - 1989). Il complesso è ancora visibile dalla Strada Provinciale (ora Regionale) n. 29.
Inserire immagine Dolegnano-Villa-Trento-oggi.-Da-Google-Maps.jpg
Descrizione immagineSituazione attuale. La Villa è invasa da un bosco inselvatichito che impedisce la veduta del complesso edificato. Foto da Google Maps
Descrizione generale del beneVilla Veneta realizzata in Friuli nella verso la fine del XVII secolo dai conti Trento, famiglia proveniente dalla Val di Non nel Trentino che si era trasferita in Friuli nel Quattrocento.

Nel 1445 il Friuli venne conquistato dalla Repubblica di Venezia e fece parte del suo territorio fino alla sua caduta, ad opera di Napoleone, nel 1797. Nel Seicento, il patriziato veneziano, come conseguenza della crisi marittimo-commerciale della Serenissima, indirizzò le proprie cospicue disponibilità finanziarie nello sfruttamento agricolo della Terraferma. Iniziò così la realizzazione delle Ville, cioè delle aziende agricole che costituirono una delle principali fonti di reddito di Venezia. Con il termine di Villa Veneta si individua quindi un complesso architettonico unitario formato dagli edifici, dai giardini e dai fondi coltivati, organizzati secondo assi ortogonali definite da percorsi che, nell’insieme, lo rendono funzionale allo sfruttamento agricolo del territorio. La tipologia della Villa Veneta ebbe immediato successo e per tre secoli venne utilizzata in tutto il mondo nei luoghi dove esistevano analoghe situazioni di utilizzazione agricola della zona. In questo quadro si spiega la costruzione della Villa dei conti Trento di Dolegnano.
Presenza di elementi di pregioVilla Trento si estende ai piedi dell’Abbazia di Rosazzo. Il complesso è composto da un corpo centrale a tre piani, affiancato da due ali basse della stessa lunghezza che formano un cortile d’onore, delimitato verso la strada da un basso muro davanti ad un fossato e da una peschiera. E’ presente anche una cappella privata. Di fronte alla villa, al di là della strada che collega San Giovanni al Natisone a Dolegnano, si estende un vasto brolo, cinto da un muro merlato.

L’ampio parco che si apre sul retro era percorso da viali ghiaiosi che si snodavano tra pini giganteschi e noccioli. L’interno della villa è caratterizzato da un salone centrale e da quattro ambienti adiacenti; a questo nucleo si aggiungono su ogni lato un salone e altri due locali. Il salone principale, decorato con stucchi e affreschi, con motivi neoclassici, raccoglieva un’importante quadreria con più di cinquanta dipinti appartenenti a scuole diverse (secoli XIV–XX), molti ritratti di famiglia e una bella collezione di stampe nere e colorate.
Interesse culturale del bene (c.d. vincolo)
Tipo interesseIl bene è vincolato dal MiBAC ex legge 1089/1939 con Decreto del 06/10/1986
Periodo di realizzazioneLa villa è stata realizzata verso la fine del XVII secolo
Funzione in passatoVilla Veneta - complesso architettonico unitario formato dagli edifici, dai giardini e dai fondi coltivati – con funzioni di azienda agricola che, nella Repubblica di Venezia del XVII secolo costituirono una delle principali fonti di reddito del patriziato
Elementi di rilievo dal punto di vista storico-documentaleLa famiglia Trento ha accolto nella sua residenza ospiti illustri come Napoleone Bonaparte, il re d’Italia Vittorio Emanuele III e la consorte, i duchi d’Aosta.

La Villa divenne la sede centrale della British Red Cross durante il Primo conflitto mondiale; venne saccheggiata sia dopo la rotta di Caporetto sia nella Seconda guerra, quando era utilizzata come base del Comando tedesco.
Riferimenti BibliograficiOlinto Marinelli, Guida delle Prealpi Giulie, vol. IV, Udine 1912, p. 708
Stato di conservazioneMediocre
Motivazioni del degradoGenerali (abbandono)
Descrizione dello stato di conservazioneSi tratta di una delle più vaste Ville Venete del Friuli, in completo stato di abbandono. Nelle aree circostanti e intorno alle parti edificate, abbandonate da decenni, è cresciuto un bosco che impedisce la vista del tipico sistema architettonico della Villa Veneta.
ProprietàSoggetto privato
Eventuali progetti finalizzati al recupero/riutilizzo:Solo con un intervento finanziario pubblico, dato che il complesso nello stato attuale non produce alcun reddito, si potrebbe recuperare lo stato di degrado in cui si trova. Il  suo inserimento tra i monumenti visitabili e utilizzabili turisticamente renderebbe possibile una corretta gestione  e conservazione del monumento.
E’ raggiungibile da una strada?
E’ possibile accedere all’interno?No
IndicazioniIl complesso è inaccessibile poiché la proprietà mantiene recintato e chiuso ogni varco
E' aperto al pubblico?No
Annotazioni aggiuntive schedaSi ringrazia il Fondo Assirelli - Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia per la concessione dell'immagine n.2 qui pubblicata nella scheda. Ne è vietato qualsiasi altro uso.

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