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Via “Sacra” del Vallone

Autore segnalazioneSezione di Gorizia di Italia Nostra - gorizia@italianostra.org
Data aggiornamento01/03/2022
Denominazione beneVia “Sacra” del Vallone
RegioneFriuli-Venezia Giulia
ProvinciaGorizia
ComuneComuni da Gorizia a Duino-Aurisina (Trieste)
LocalitàStrada regionale n. 55 detta del Vallone
Indirizzo di georeferenziazione (da Google MAPS) 45.781153, 13.602013
CategoriaBeni paesaggistici
Categoria specialistica bene paesaggisticoviale alberato
Inserire immagine Via-Sacra-1.jpg
Descrizione immagineIl primo ed unico tratto della Via Sacra con doppio filare di cipressi, da conservare come ricordo storico
Inserire immagine Via-Sacra-2.jpg
Descrizione immagineSu un lato cipressi superstiti in località Devetaki. A destra. nell’avvalamento dove c’era un cimitero militare della prima guerra mondiale…
Inserire immagine Via-Sacra-3.jpg
Descrizione immagineFine della via Sacra a San Giovanni di Duino con il monumento dedicato alla Terza Armata
Descrizione generale del beneStrada regionale n. 55 detta anche del Vallone - Via “Sacra” di cipressi da Gorizia a Duino- Aurisina (Trieste).

Durante la Prima Guerra Mondiale tanti soldati provenienti da tutto il territorio italiano, ed anche austro-ungarici morirono combattendo in queste zone e vennero sepolti negli allora provvisori cimiteri di guerra disseminati sulle alture dal Carso e nelle pianure sino al mare Adriatico. Negli anni ’30 le salme di soldati, sia quelli identificati che quelli ignoti vennero riesumate e riunite in grandi Monumenti Ossari a futura memoria del loro sacrificio ed eroismo. Erano stati costruiti nel 1938 a tale scopo il sacrario di Oslavia, presso Gorizia dall’arch. Ghino Venturi con i suoi oltre 57.000 caduti e il sacrario di Redipuglia nel Comune di Fogliano Redipuglia (Gorizia), opera dell’arch. Giovanni Greppi e dello scultore Giannino Castiglioni con i suoi 100.000 Caduti. Per volere di Amedeo Duca D’Aosta, che fu dal 1933 al 1937 comandante del quarto Stormo di stanza all’aeroporto, si progettò di unire questi luoghi con un percorso alberato di cipressi piantumati ai lati di tutta la strada statale detta del Vallone in quanto corre lungo il cosiddetto Vallone di Gorizia che è un'ampia frattura del compatto altipiano del Carso che inizia a Monfalcone, nella zona del Lisert e termina nel comune di Savogna d'Isonzo, a sud di Gorizia. Il percorso lungo 19 km partiva dall’aeroporto civile di Gorizia, ex militare, realizzato nel 1912, detto ora Duca Amedeo d’Aosta e gestito dalla Società Consortile P.A. Nel 1962 venne posizionata nell’aeroporto una grande statua dell’aviatore. Negli anni Trenta vennero piantumati in filare ad una distanza di 4-5 mt l’uno, dei cipressi ai sue lati della strada partendo dall’aeroporto, escludendo quei punti in cui era impossibile piantarli causa il terreno in declivio. Il viale si concludeva al Monumento ricordo della Terza Armata in prossimità di Duino-Aurisina. Lo scopo era di realizzare una “via Sacra” per collegare i vari cimiteri di guerra con il neo costruito monumento di Redipuglia. Nel 1938 venne inaugurata a tale scopo da Mussolini durante una sua visita nell’Isontino che percorse in macchina tutto il tragitto. Con gli anni questo viale Sacro ha perso molti dei suoi cipressi e non si è fatto abbastanza per sostituirli.
Interesse culturale del bene (c.d. vincolo)
Tipo interesseI filari dei viali alberai sono protetti da leggi statali. "Legge 14 gennaio 2013, n.10. Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani (G.U. n.27 dell'1 febbraio 2013)" Tra gli 8 articoli importante è: "Art. 7. Disposizione per la tutela e la salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale."
Interesse pubblico del beneIl viale – la Via Sacra” che collega i vari cimiteri a ricordo dei caduti (da ambo le parti) della Prima Guerra Mondiale – rappresenta il monumento “vivo” di quel ricordo.
Periodo di realizzazione1933/1937
Funzione in passato“Via Sacra” per collegare i vari cimiteri di guerra con il neo costruito monumento di Redipuglia
Riferimenti BibliograficiMassimo Rocco, “I paesaggi della memoria e la memoria del paesaggio”, in Trimestrale di informazione degli architetti del Friuli Venezia Giulia, anno VIII n.41 luglio 2007.

Segnalazioni scritte e orali dell’ispettore forestale in pensione Gianfranco Ciuffarin, del forestale Tullio Cusolin e dell’arch. Luisa Codellia
Stato di conservazioneMediocre
ProprietàSoggetto pubblico
Tipologia soggetto pubblicoAltro
Funzione attuale del beneConcessionario Anas
Eventuali progetti finalizzati al recupero/riutilizzo:La posa del guard rail nei tratti dove i Cipressi sono significativamente ancora maggiormente presenti ed in numero consistente lungo la statale gestita da ANAS, ad es. per il tratto Merna-bivio per Rupa, e gli ulteriori quello da Gabria a Devetaki e da Micoli a Jamiano. All'aeroporto di Gorizia vicino alla statua del Duca d'Aosta ed a Jamiano dal lato opposto SS (valutare quale punto ad evitare problemi di sicurezza stradale) apporre due maxi cartelli indicanti le notizie circa la Via Sacra così come alla sua fine San Giovanni di Duino.
IndicazioniLa strada regionale è attualmente in funzione
E' aperto al pubblico?
Annotazioni aggiuntive schedaCon specifico riguardo al tratto adiacente alla loc. di Merna (paese in Slovenia), questo viale Sacro ha perso molti dei suoi cipressi e non si è fatto abbastanza per sostituirli. Nel 2005 un incendio di sterpaglia portò all’abbattimento di 13 alberi, poi ripiantati. Nel gennaio 2007 si rischiò l’abbattimento di 59 piante secondo il programma dell’ANAS. Ben 13 piante fra il valico di Merna e la curva successiva, sul lato sinistro, vennero abbattute (la metà risultarono sane), ma per fortuna i lavori vennero bloccati per interessamento dell’allora Prefetto di Gorizia. La prima parte del percorso dall’aeroporto al paese di Merna si presenta con pochi cipressi solo di fronte all’aeroporto Rimane, il tratto successivo di circa 2 km. dal valico, con la Slovenia, di Merna al paese di Rupa, con ai due lati i cipressi seppur anche qui alcuni mancanti. Sono rimasti circa 150 in totale. In questi decenni l’ANAS senza chiedere pareri ha tagliato più della metà di cipressi che erano stati piantati, in origine, fra l’aeroporto di Gorizia e la fine della “via Sacra” presso San Giovanni di Duino. Dal 2013 circa il CDS non prevede di poter ripiantare le piante tagliate se troppo vicine alle corsie di marcia. Ora si contano poco più di 500 cipressi.

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